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Mostra e scrittura

Novecento e presente in dialogo. Il Centro Culturale “Campo della Stella” avvia la sedicesima edizione del concorso di scrittura

Il Centro Culturale Campo della Stella di Cesena, patrocinato dal Comune e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, e grazie anche al contributo della Fondazione Elio Bisulli e della Fondazione Fruttadoro-Orogel, proporrà dal 10 al 20 febbraio nel Salone di Palazzo Ghini la mostra “Russia 1917. Il sogno infranto di un ‘mondo mai visto’”.

Da sinistra, Fabrizio Foschi, Ombretta Sternini, Giovanna Fedi e Augusto Biasini

Il 25 ottobre del 1917 – data del colpo di Stato bolscevico che porta al potere Lenin e che è passato alla storia come il giorno della rivoluzione d’ottobre – comincia una nuova epoca. La storia della Russia si conclude e il suo posto viene occupato dalla storia dell’Urss. Ma si apre anche una nuova era per l’umanità, un momento storico che spesso i più giovani non conoscono o faticano a comprendere. Quali sono le cause della rivoluzione russa? Quali le conseguenze? Cosa resta oggi di un momento storico epocale per l’Europa e per il mondo? Per rispondere a queste domande il Centro Culturale Campo della Stella di Cesena, patrocinato dal Comune e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, e grazie anche al contributo della Fondazione Elio Bisulli e della Fondazione Fruttadoro-Orogel, proporrà dal 10 al 20 febbraio nel Salone di Palazzo Ghini la mostra “Russia 1917. Il sogno infranto di un ‘mondo mai visto’”.

“La rivoluzione russa è uno dei temi più difficili da comprendere e l'unico modo affinché i ragazzi possano capirla a fondo è indagare la relazione che intercorre tra il passato e l’oggi. Non è un caso che un tema particolarmente centrale nella mostra sia l'esperienza del terrorismo di quegli anni. All’epoca, nel 1917, si parlava di ‘terroristi senza motivo’. Chiaramente il popolo viveva un clima culturale che ci interpella sul binomio terrorismo-nichilismo”. Lo ha detto la professoressa di storia e filosofia Giovanna Fedi nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra tenutasi questa mattina presso la Sala Piccinini della Casa di cura San Lorenzino a Cesena. Presenti tra i relatori Ombretta Sternini, preside alla Fondazione Sacro Cuore, il professor Fabrizio Foschi e il dottor Augusto Biasini, esperto e rappresentante dei volontari della mostra.

“Russia 1917 - Il sogno infranto di ‘un mondo mai visto’”, esorta giovani e adulti, studenti e insegnanti, a riconsiderare l'origine, il senso e il permanere oggi di un avvenimento davvero epocale. Ideata per il Meeting di Rimini da Adriano Dell’Asta, da Marta Carletti Dell’Asta e da Giovanna Parravicini, la rassegna si articola in quattro sezioni precise che ripercorrono i momenti salienti dello sviluppo e della crisi della Russia di inizio ‘900; i prodromi della Rivoluzione d’ottobre; la presa di potere di Lenin e la vittoria dei bolscevichi; le conseguenze della nascita dello Stato totalitario. “Si tratta di un’opera di educazione per capire questo vuoto e questo desiderio di libertà. Quest'anno, poi, si celebra anche il cinquantenario del ‘68 quando si respirava il desiderio di libertà rappresentato dallo slogan ‘Vietato vietare’”, ha spiegato il dottor Biasini rammentando che la mostra sarà presentata sabato 10 febbraio alle 17 e che veri protagonisti saranno i giovanissimi guidati a loro volta da esperti storici.

Inoltre, accanto a questo evento socio-culturale, il Centro Culturale “Campo della Stella” riprende la vocazione che è sempre stata sua muovendosi verso il mondo dei giovani con una serie di iniziative didattiche che confluiranno nella 16esima edizione del concorso di scrittura “La memoria del Novecento”, reso possibile dalla collaborazione con il Credito Cooperativo Romagnolo Bcc di Cesena e Gatteo e dal patrocinio concesso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cesena. Accompagnando gli studenti verso la Maturità 2018 il Centro Culturale martedì 6 febbraio darà infatti avvio alla rassegna tematica intitolata “Il tramonto del padre” mediante la proiezione di pellicole che prenderanno spunto dal cinquantenario di quella svolta epocale che fu rappresentata nel Novecento dal ’68.

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