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Padre Guglielmo, terminate le riprese del docufilm

Il lavoro sulla vita e la missione dell'amato frate cappuccino è diretto da Roberto Vecchi

(foto della produzione)

Nei scorsi giorni a Cesena sono state realizzate le riprese finali del docufilm "Padre Guglielmo: carisma e mistero". Si tratta di un importante progetto cine-televisivo dedicato alla vita di padre Guglielmo Gattiani, religioso appartenente all’ordine dei Cappuccini, ormai talmente popolare da essere venerato e considerato come il "Padre Pio della Romagna”.

La produzione è fortemente radicata nella storia religiosa e civile della regione e arricchita da sorprendenti testimonianze che raccontano le vicende di un frate semplice, segnato da frequenti penitenze, vestito di un povero saio rappezzato, sempre a piedi scalzi in qualsiasi stagione, dolce e autorevole allo stesso tempo.  

Una narrazione intensa e illuminante fatta da chi ha avuto incontri diretti e da chi ne ha raccolto l’eredità spirituale.

Un uomo che ha segnato e segna tuttora la vita di migliaia persone di ceti e provenienze più disparate, a lui rivolte per trovare conforto, ascolto, benedizione e speranza. L’aura di santità di padre Guglielmo è più che mai confermata dal processo di beatificazione e canonizzazione attualmente in corso, considerando che il congresso dei teologi del Dicastero delle Cause dei santi ha riconosciuto in modo inequivocabile che questo umile frate ha esercitato eroicamente le virtù della fede, della speranza e della carità.

Il film è diretto da Roberto Vecchi, autore e regista di Rimini che ha realizzato centinaia di puntate di programmi per Rai e Mediaset, che ha curato i contenuti insieme a Simone Ortolani, giornalista e autore televisivo di Ravenna, esperto di tematiche in ambito religioso. I due avevano già realizzato con successo il film documentario "Ersilio", dedicato al cardinale Tonini, trasmesso da Tv2000. La parte fiction è interpretata da Daniele Dainelli, attore, docente teatrale e presidente di una nota compagnia teatrale romagnola.

La colonna sonora è curata Davide Caprelli, compositore pluripremiato in tutto il mondo per le sue colonne sonore, musiche e sigle per il cinema, il teatro e la tv. Hanno collaborato a questa fase di lavori Ludovica Amati, Luigi Schiavoni, Marco La Ferrara, Davide Piras, Anja Schuck e Vanessa Marchetti, un intero staff di risorse tutte residenti in Romagna.

Le riprese sono state realizzate a Cesena, Sorrivoli, Faenza, Castel San Pietro, Lagrimone e Querceto nel parmense, a Badi sulle colline bolognesi, a Ravenna e a Treviso, registrando preziose testimonianze di vescovi, sacerdoti, confratelli che hanno condiviso con padre Guglielmo anni di vita religiosa, monache di clausura, fedeli delle più disparate provenienze e amici e conoscenti vicini a questo carismatico frate francescano morto il 15 dicembre 1999.

Parte della produzione del film è sostenuta dalla provincia religiosa dell'Emilia-Romagna dei Frati minori cappuccini, con il patrocinio delle Diocesi di Cesena-Sarsina e di Parma. Hanno inoltre offerto il loro contributo il Credito cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese, la Fondazione Fruttadoro Orogel, il Camping Le Sorgenti e la Pro loco di Badi, oltre a singoli sostenitori privati il cui nome, se farà loro piacere, sarà inserito nei titoli finali del film.

Considerando l'enorme impegno richiesto da questa produzione che, strada facendo, si è sempre più ingigantita in termini di importanza religiosa, culturale, storica ed umana e che prevede ancora diversi mesi di impegno per il montaggio e la post produzione, chiunque desiderasse a sua volta contribuire all’attività di fundraising in corso per la realizzazione del film, può farlo andando sul sito www.padreguglielmogattiani.it .

Padre Filippo Gridelli, vicario provinciale dell'Emilia-Romagna dell'Ordine dei frati minori cappuccini ci parla di padre Guglielmo Gattiani e delle aspettative del progetto cinetelevisivo.

Che cosa ha caratterizzato il Vostro appoggio alla produzione?

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non siamo stai noi frati cappuccini a promuovere la realizzazione del docu-film sul nostro confratello Guglielmo. L’iniziativa è completamente “laica” e questo ci è sembrato tanto curioso quanto avvincente! Forse la vita di padre Guglielmo, così singolare e di per sé inimitabile, ha da dire qualche cosa agli uomini e alle donne di oggi al di là di quello che i frati possono comprendere dal loro punto di osservazione interno. Vista e considerata la professionalità e la dedizione degli autori ci siamo impegnati ad appoggiare la produzione e a collaborare in sinergia.

Che cosa vi aspettate dal film?

A motivo del numero delle testimonianze raccolte il progetto iniziale si è progressivamente ampliato ed ha rivelato come la vita di un frate all’apparenza semplice e dimesso fosse in realtà ben più ricca e complessa. L’auspicio è che il docu-film aiuti a ricomporre le tante “facce” della poliedrica vita di padre Guglielmo, a rivelarne aspetti meno noti ai più, ma ancor più interessanti di quelli generalmente conosciuti e un po’ stereotipati. Sarebbe bello che attraverso questa opera cinematografica la mite figura “rappezzata” di padre Guglielmo con i suoi occhi profondi e luminosi potesse avvicinare – e perché no, interrogare! – anche chi non l’ha direttamente conosciuto, così come durante la sua esistenza è accaduto a tante, tantissime persone”.

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