Cesena
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Patrimonio architettonico

"Perchè il Palazzaccio è abbandonato?

Domani, mercoledì 20 gennaio,  ricorre l’anniversario della Battaglia del Monte del 20 gennaio 1832, che ha un forte legame con l'edificio storico oggi in stato di degrado

immagine tratta da Google Earth Pro

Domani, mercoledì 20 gennaio,  ricorre l’anniversario della Battaglia del Monte del 20 gennaio 1832. Si tratta di un evento storico del Risorgimento cesenate che pochi conoscono, ma che ha un forte legame con il celebre edifico storico conosciuto come “il Palazzaccio” o “Palazzo del Diavolo” che si trova alla Fiorita.

Lo ricordano l'Associazione Rifiorita e il "Gruppo di lavoro storico Palazzaccio" con un documento giunto in redazione.

"Centottantanove anni fa il Palazzaccio che sorge su una altura denominata Montaletto degli Iseppi - si legge nel documento - fu utilizzato dai volontari patrioti (ne accorsero circa 2000 da tutta l’Emilia Romagna con il tricolore) come quartier generale e torre di avvistamento per controllare l’azione delle truppe papaline che da Rimini stavano per giungere a Cesena per sedare la rivolta in atto.

La recente proposta da parte dell’amministrazione di snaturare il Palazzaccio e il giardino su cui sorge, ha ridestato l’interesse e la curiosità da parte dei cittadini della Fiorita per questo monumento storico (tutelato dalla Soprintendenza) e per il suo legame con le vicende storiche della città".

"Con il prezioso aiuto degli storici cesenati e delle ricerche d’archivio - continua la missiva - siamo riusciti a ricostruire avvenimenti storici e individuare diversi luoghi di quella battaglia attraverso la lettura della rappresentazione del giovane Carlo Mariani fu Tertulliano, conservata nella Biblioteca Malatestiana.  Nel dipinto sono chiaramente visibili i patrioti italiani che fronteggiano una carica di Dragoni papalini con scariche di fucileria dalla chiesa di San Pietro e dal vicino Palazzaccio (la Casa del diavolo). Inoltre sono stati accuratamente rappresentati gli altri luoghi cittadini toccati dalla battaglia. Gli elementi raccolti ci permettono di dire che il Palazzaccio è l’unico elemento architettonico di Cesena ancora perfettamente conservato che si possa considerare il testimone di quella battaglia conclusasi purtroppo male per i patrioti.

Alla luce di questi elementi, gli abitanti della Fiorita si chiedono perché questo edificio seicentesco, testimone e vedetta di quella Battaglia, sia da anni abbandonato e in grave stato di degrado tanto da cadere letteralmente a pezzi. Ovviamente pensiamo che si debba intervenire per cercare almeno di tenerlo in piedi, tamponando da subito, anche banalmente coprendo la copertura con un telone, le larghe falle che si sono create nel tetto".

In conclusione: "noi continueremo a lavorare nella direzione che già abbiamo intrapreso, raccogliendo documenti, costruendo studi, tessendo relazioni storiche da divulgare alla cittadinanza per avvalorare ulteriormente, se ancora ce ne fosse bisogno, l’elevato valore storico-culturale di questo monumento incompreso e incomprensibilmente abbandonato a se stesso da tutte le amministrazioni cittadine succedutesi.

Riteniamo doveroso ringraziare coloro che ci hanno fino ad ora aiutato: la dottoressa Gigliola Barbero e Carla Rosetti della Biblioteca Malatestiana, Giampiero Savini dell’Archivio vescovile, Giulio Zamagni dell’Archivio del Monte, Roberto Raggi dell’Archivio storico di Cesena, il professor Claudio Riva e gli storici Maurizio Abati, Daniele Vaienti e Giuliano Biguzzi.

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