Cesena
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Educazione

Politiche giovanili, la Commissione consiliare fa il punto

Al progetto "Ciacarè", per rafforzare il dialogo con gli under 30, il Comune destina 65mila euro

Educativa di strada (foto archvio)

A Cesena sono 13.497 i giovani dai 15 ai 29 anni, una fascia di popolazione a cui l’Amministrazione comunale, d’intesa con il mondo della scuola e le altre realtà regionali e territoriali (Università, Ausl, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, imprese) dedica attenzione attraverso il lavoro del Progetto giovani comunale e di alcuni dei servizi connessi, come l’Educativa di strada e “Ciacaré”, nati con lo scopo di rafforzare il dialogo con gli under 30, affiancandosi a scuola e famiglia. Sono questi i punti esaminati nel pomeriggio di ieri nel corso della 3° e 4° Commissione consiliare presiedute rispettivamente dai consiglieri comunali Enrico Castagnoli e Andrea Vergaglia.

A illustrare la relazione di tutte le iniziative e le attività riguardanti le politiche giovanili promosse dall’Amministrazione comunale, concentrandosi sui bisogni prevalenti di adolescenti e preadolescenti, è stata l’assessora ai Servizi per la persona e le famiglia Carmelina Labruzzo, affiancata dagli operatori del Progetto giovani.

“Quando parliamo di giovani - ha detto l'assessora - facciamo riferimento a tutte le ragazze e i ragazzi di Cesena che entrano in contatto con la comunità educante e con la fitta rete di realtà che si rivolgono a loro nel corso dell’anno intero, senza interruzione. Tra servizi comunali ed enti collaterali, sono molteplici le occasioni di incontro, orientamento e condivisione proposte sul territorio da operatori professionisti il cui lavoro è stato riconosciuto anche a livello nazionale, grazie al finanziamento Anci del progetto "Neetopia", e regionale. Nel corso di questi anni abbiamo dato vita a una nutrita rete di realtà e presidi con l’obiettivo di affiancare i nostri giovani e di fornire loro risposte in relazione al percorso di studi, alla sfera professionale, e nei casi più complessi, aiutarli ad affrontare i momenti più critici. In tutti i casi, si tratta di servizi nati dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale, Asp Cesena-Valle Savio ed altri enti del terzo settore che mettono a disposizione esperienze e operatori. È questo il caso dell’Educativa di strada che annualmente si rivolge a una platea di 140 persone al fine di prevenire i comportamenti a rischio, dalla devianza ai disturbi del comportamento, mediare i conflitti e integrare i gruppi marginali, contrastare l’abbandono scolastico, conoscere i problemi e i bisogni della comunità locale, e diminuire la percezione di insicurezza. Lo scopo è di affiancare i giovani nel loro percorso di crescita: si pensi allo stesso progetto "Neetopia". Lo scopo è di stimolare i giovani neet, ovvero inattivi, non inseriti in un percorso di istruzione e formazione e neppure impegnati sul fronte lavorativo”.

Quali sono le altre azioni messe in campo?

In Commissione è stato detto che alcuni ragazzi intercettati dagli operatori dell’Educativa sono coinvolti in attività come il calcio di strada, attraverso cui familiarizzano con i sani valori dello sport (inclusione, senso di responsabilità e rispetto); street hub, con la possibilità di partecipare alla ideazione e progettazione di iniziative culturali e momenti di festa; poetry slam, per indagare insieme il valore della parola e l’importanza della discussione e del confronto. All’impegno dell’Educativa di strada si affianca il lavoro di Ciacaré, presidio socio-aggregativo allestito in zona Stazione a cui annualmente l’Amministrazione comunale destina 65mila euro, e gestito insieme alla Cooperativa sociale Cils in collaborazione con Il Pellicano Aps, per un totale di sei operatori. In questo caso l’attività è svolta nel corso di 195 giorni l’anno, attraverso 15 iniziative realizzate sul territorio, con una presenza quotidiana di circa 20 ragazze e ragazzi coinvolti direttamente nei servizi di pre-scuola e ricreativi.

Ma chi frequenta Ciacaré? Prevalentemente giovani dai 14 ai 20 anni che si confrontano con gli operatori del Progetto giovani, della Cooperativa Cils e del Pellicano Aps, che durante i momenti di equipe analizzano le diverse situazioni e si aggiornano mensilmente con i colleghi dell’Educativa di strada sull’andamento dei servizi e sui risultati raggiunti.

Ai servizi citati si affianca l’Informagiovani gestito dal Consorzio sociale romagnolo e composto da tre operatrici. Lo scopo di questo servizio è di informare, orientare e favorire i giovani (tra loro oltre 500 studenti degli istituti superiori del territorio) nei settori di loro interesse (scuola, lavoro, formazione, sport, mobilità europea e internazionale). Uno dei progetti più importanti è “Estate attivi” rivolto ai giovani dai 16 ai 18 anni per promuovere e valorizzare la loro partecipazione alla vita della comunità locale.

Tra gli altri servizi del Progetto giovani si annovera, inoltre, l’esperienza dell’Aula didattica Monty Banks avviata dal 2007 e dal 2023 avente la sede principale in Biblioteca Malatestiana in collaborazione con l’associazione Barbablù, che ad oggi conta oltre 6 mila partecipanti ai laboratori, 280 progetti e oltre 30 coprogettazioni;

Infine, grazie al costante e quotidiano lavoro di rete, il Progetto giovani si affianca e supporta altre realtà e esperienze, tra le quali: Opificio Artaj, con titolarità di Barbablù APS; Il Chilletto, con titolarità di l’Aquilone di Iqbal APS; Doktor Fakenstein; Walk&Talk; Young Vibes; Youz, il forum giovani della Regione Emilia-Romagna.

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