Popolari per Cesena e per Enzo Lattuca

Scaldano i motori per le amministrative 2024 i Popolari per Cesena. Dopo cinque anni di lavoro all’interno della Giunta comunale, la formazione politica di ispirazione cattolica riconferma il sostegno a Enzo Lattuca. E lo fa passando dall’appoggio esterno che gli aveva dato nel 2019 con una vera e propria alleanza, con tanto di nome del candidato nel simbolo. “Un’alleanza che sarà dentro a una coalizione che, ci auguriamo, sia la più ampia possibile - ha spiegato il presidente e fondatore Gilberto Zoffoli - perché Cesena ha bisogno di "bene" e non di "urli", ma che non potrà essere fatta assorbendo posizioni contrapposte”. Il riferimento è al Movimento 5 stelle. “Non mettiamo veti, ma se il Partito democratico stringerà un’alleanza con loro faremo le nostre valutazioni, anche se non credo che questo avverrà”, precisa Zoffoli, che auspica invece l’ingresso in coalizione di Italia Viva.

Candidata di punta sarà sempre Carmelina Labruzzo, assessora ai Servizi per le persone e le famiglie. “In questi cinque anni difficili, tra pandemia, inflazione e alluvione, i nostri punti chiave sono state la realizzazione dell’Agenzia per la famiglia e dell’Emporio solidale, l’attenzione ai più deboli e poveri - ha detto -. Vogliamo amplificare la voce di questi ultimi e di chi spera di trovare la felicità in questa città. La nostra è una Giunta composita ma abbiamo trovato ricchezza nel dialogo, non ci sono stati momenti di scontro eclatanti, il sindaco ha sempre dato voce a tutti e siamo sempre riusciti a trovare una sintesi per il bene della città. C’è stato un lavoro di squadra con gli altri assessorati e grande attenzione anche da parte dell’assessore al Bilancio Camillo Acerbi, super partner”.

Resta il rammarico per non essere riusciti, nel 2019, a eleggere un consigliere comunale. Quella volta, infatti, il sindaco li premiò concedendogli l’assessore anche senza il seggio consiliare, come per il Partito repubblicano e Articolo 1. Anche in quell’occasione non mancarono dubbi sulla variegata composizione della coalizione, “in seguito superati dalla modalità con cui si stava insieme”, ha sottolineato Zoffoli.

Le idee e proposte, alla base dell’alleanza con Lattuca, saranno indicate nelle prossime settimane, coinvolgendo i cittadini. I Popolari per Cesena hanno infatti organizzato momenti di approfondimento serali su temi specifici nell’ambito del "Forum per… essere cittadini del nostro tempo" ospitato nella sala Confartigianato (via Ilaria Alpi 49). Si parte il 28 novembre alle 20,45 con Matteo Mascia della Fondazione Lanza che parlerà di "Ambiente e progresso. Costruttori di una bona convivenza". Seguirà il 15 dicembre Massimiliano Padula della Pontifica Università Lateranense su "La democrazia nella società digitale" e il 18 gennaio con l’economista Leonardo Becchetti su "L’economia civile che fa il bene".

Ma quale sarà la Cesena che verrà per i Popolari? “Di sicuro bisognerà mettere fondamenta ai progetti finanziati dal Pnrr, che vanno gestiti e mantenuti. Si deve evitare però che i costi vengano scaricati sulle spalle dei cittadini”, spiega Zoffoli che sulla diatriba con i cattolici del centro-destra ha affermato: “Porto la mia esperienza personale, i miei valori sono chiari, la politica è fatta di mediazione e l’integralismo non fa il bene della città”.

Da rivedere poi il discorso dell’organizzazione e partecipazione nei Quartieri. “L’accentramento dei costi al Comune ha comportato una maggiore burocrazia ed escluso le piccole associazioni non strutturate, rendendo più complicata la partecipazione dei cittadini e complicato il lavoro dei consiglieri di Quartieri”, ha commentato Alessandro Fusaroli. Mentre per l’assessora Labruzzo, “Cesena ha tanti servizi al cittadino, ma vorremo far incontrare categorie di persone che non si incontrano mai e abbattere le barriere culturali nei giovanissimi durante i momenti di aggregazione come a scuola e nello sport”.