Porti chiusi o porti aperti? Incontro pubblico con il comandante De Falco, oggi senatore

Domani sera, venerdì 26 luglio alle 21, nella sala Sigfrido Sozzi del Palazzo del Ridotto, il giornalista Gianpaolo Castagnoli intervisterà il senatore Gregorio De Falco. L'incontro è stato organizzato da diverse associazioni del territorio cesenate dopo i clamori delle cronache per il caso Sea Watch e dopo il decreto sicurezza bis e le polemiche in Parlamento, sui mezzi di comunicazione e sui social.

"Il decreto tenta di vietare l’accesso ai porti Italiani alle navi che hanno tratto in salvo i migranti in mare, coloro che fuggono dalle guerre, dalle torture e dalla fame - spiegano gli organizzatori - ma è in netto contrasto con il diritto internazionale e le leggi del mare che regolano la navigazione. Queste ultime indicano l’obbligo, alle navi e alle barche che incrociano nel mediterraneo, di salvare le persone in difficoltà con le quali eventualmente si imbattono. La stessa sentenza del Giudice che si è pronunciato sull’arresto della comandante Carola Rackete della Sea Watch pochi giorni fa è coerente con il diritto internazionale ed ha negato tale richiesta d’arresto. Il decreto sicurezza bis è un insieme di interventi normativi destinati ad incidere profondamente sui diritti fondamentali delle persone, limitandoli, sia per ciò che riguarda il diritto d’asilo e di salvataggio in mare, sia riguardo il diritto di manifestare contro le decisioni dei governi".

De Falco, senatore dal marzo 2018, è conosciuto per l’atteggiamento tenuto durante il naufragio della nave da crociera Costa Concordia che aveva urtato uno scoglio davanti all’isola del Giglio nel 2012. Proverbiale fu la risolutezza con cui, da capo sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno, si era rivolto al comandante di quella nave Francesco Schettino. 

"Sarà l’occasione anche per riflettere sulla cattiveria, la volgarità, l’ignoranza e la violenza che viene scaricata quotidianamente sui social rispetto a questi argomenti - continuano gli organizzatori - e alle persone che di essi si occupano. Sono specchio di una società che ha perso l’umanità ed il valore della solidarietà, o sono solo segnali preoccupanti di un possibile imbarbarimento della vita sociale e politica?".

Dietro la sigla "Comunità Accogliente di Cesena", organizzatrice dell'incontro, ci sono diverse associazioni del territorio: Cgil Cesena, Spi Cgil Cesena, Cisl Romagna, Arci Solidarietà, Auser, Caritas, Istituto Lugaresi, Associazione Papa Giovanni XXIII, Misericordia Cesena Valle Savio, Cooperativa Equamente. "Comunità accogliente" ha operato in questi mesi per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo.