LAVORO
Premiato Giulio Babbi per i 70 anni di impresa
All’impresa dolciaria una targa da Confartigianato

Una targa per i meriti straordinari all’impresa dolciaria Babbi è stata consegnata da Confartigianato cesenate al fondatore Giulio Babbi, ai figli e ai nipoti. Lo rende noto la stessa associazione di categoria.
L’incontro è avvenuto nello stabilimento di Bertinoro alla presenza di Daniela Pedduzza del Gruppo di presidenza, del segretario Stefano Bernacci e del vicesegretario Giampiero Placuzzi, ricevuti con la consueta ospitalità da Giulio Babbi, dai figli Piero, Gianni, Carlo, dalla nipote Chiara in rappresentanza della quarta generazione (sono cinque i nipoti in impresa) e dal direttore Pierpaolo Colombo.
“Ci onora - dicono da Confartigianato cesenate - il fatto che Attilio Babbi, il padre di Giulio morto a 97 anni nel 2003, insieme al figlio Giulio, fondatore dell’impresa nel 1952, sia stato nostro associato e che Giulio, Piero, Gianni e Carlo siano sempre stati vicino all'associazione. In tutti questi anni abbiamo potuto seguire da vicino la crescita impetuosa, ma mai frenetica, dell’azienda nei due settori degli ingredienti per il gelato e dei prodotti dolciari. Viennesi e waferini Babbi sono un marchio non solo di chi li produce, con la famosa ricetta di Attilio, ma anche della nostra città e del nostro territorio dove l’impresa è nata, nella sede di via Pietro Turchi a Madonna delle Rose,
trasferendosi nel 1990 a Bertinoro. Dell’azienda è esemplare anche il processo di ricambio generazionale che vede nello stabilimento cooperare in simbiosi il fondatore, i figli e i nipoti”.
Giulio Babbi, che compirà 94 anni il 20 dicembre prossimo, ha consegnato a Confartigianato il libro “Babbi, storia di una famiglia”, in cui narra in prima persona le vicende aziendali e familiari e ha annunciato che lo stabilimento si
ingrandirà con nuovi edifici.
“Una storia quella aziendale e familiare della "Babbi" - auspica Confartigianato cesenate - che va raccontata e diffusa capillarmente anche nelle scuole per seminare e far crescere tra i nostri giovani il desiderio di fare impresa, grazie a questa azienda testimone insigne del senso e della bellezza che il fare impresa bene può dare alla vita”.
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