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in corte dandini

Prima uscita pubblica di due assessori della Giunta Lattuca

Carlo Verona e Carmelina Labruzzo hanno portato il loro saluto venerdì scorso alla presentazione del libro “Ombre di un processo per femminicidio. Dalla parte di Giulia” della giornalista Carla Baroncelli

foto Sandra e Urbano (Cesena)

L'associazione Ipazia Liberedonne, in collaborazione con la Casa delle Donne di Ravenna, ha presentato venerdì pomeriggio scorso, 14 giugno, il libro“Ombre di un processo per femminicidio. Dalla parte di Giulia” della giornalista Carla Baroncelli, edito da Iacobelli.

All'evento, in Corte Dandini a Cesena, hanno partecipato due nuovi assessori della Giunta Lattuca, Carlo Verona, in qualità di neo assessore alla cultura ed inclusione, e Carmelina Labruzzo, assessore alla persona e alla famiglia, che hanno portato il loro saluto.

Il libro, presentato da Serena Dellamore, giornalista del Corriere Romagna che ha dialogato con l'autrice Carla Baroncelli, con letture a cura di Sandra Melandri, parte dalla vicenda del processocontro Matteo Cagnoni, noto dermatologo di Ravenna che uccise la moglie Giulia Ballestri il 16 settembre 2016. Cagnoni è stato condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio volontario con le aggravanti di crudeltà, occultamento di cadavere e premeditazione.I Ballestri ed i Cagnoni, due famiglie tra le più note a ravenna. Per la prima volta, oltre alla famiglia, si sono costituite parti civili il Comune di Ravenna, Udi, Linea Rosa, Associazione Dalla parte dei minori.

Carla Baroncelli segue le 30 udienze del processo di primo grado per capire perché Giulia Ballestri è stata uccisa e per farlo legge ciò che rimane in ombra perché le parole dette, anche nelle aule di un tribunale, nascondono stereotipi e pregiudizi di genere. “In questo processo seguendo le udienze ho cercato di capire perchè Giulia Ballestri è stata uccisa e ho compreso che il motivo per cui le donne vengono uccise dai mariti o dagli ex è sempre lo stesso: quando la donna dice un no definitivo. Le udienze del processo sono state anche l’occasione per ragionare di violenza di genere, di educazione di genere, di molestie e maltrattamenti, di femminicidio, di patriarcato e di potere maschile sulle donne. E' importante restituire un senso alle parole e chiamare le cose col proprio nome è il primo passo per comprendere perché le cose accadono e le origini della violenza, quindi dei femminicidi” ha detto la Baroncelli difronte ad un folto pubblico.

I ricavati delle vendite del libro sono devoluti alla Casa delle Donne di Ravenna. 

***

Di seguito la fotogallery dell'evento, a cura di Sandra e Urbano fotografi (Cesena):

Prima uscita pubblica di due assessori della Giunta Lattuca
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