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Emergenza sanitaria

Settore benessere, una petizione per riaprire le attività

Ne ha parlato il segretario di Confartigianato Cesena Stefano Bernacci alla trasmissione di Videoregione "Salotto blu"

 Nella foto un momento della trasmissione con il conduttore Mario Russomanno che intervista il segretario Confartigianato cesenate Stefano Bernacci

Dei progetti di territorio romagnolo per intercettare fondi europei, dell’assetto istituzionale e di altre problematiche relative all’emergenza sanitaria ed economica ha dialogato il segretario di Confartigianato Cesena Stefano Bernacci con il conduttore Mario Russomanno alla trasmissione televisiva di Videooregione “Salotto Blu”.

Si è partiti dalla ansia diffusa per la mancata certezza sui tempi di riapertura per la categoria degli acconciatori e delle estetiste. Al conduttore che gli chiedeva ragione della barba incolta, il segretario ha risposto di attendere la riapertura del salone del barbiere di fiducia e di non essersi presentato con il taglio curato per non far pensare che fosse ricorso a un operatore abusivo.

Dal faceto il passaggio al serio è stato immediato e Bernacci ha denunciato la piaga dell’abusivismo nel settore benessere che si è aggravata con la chiusura delle attività del settore con l’entrata in vigore della zona rossa  che, oltre all’aspetto della concorrenza sleale presenta quello della controindicazione sanitaria nella lotta al contagio, giacché l’ingresso nelle case degli operatori abusivi avviene non in sicurezza e in modalità agli antipodi con quelle rigorose del rispetto dei protocolli applicate nei laboratori.

Confartigianato ha avviato insieme alle altre organizzazioni del settore una petizione per chiedere la possibilità di una immediata apertura dei saloni di acconciatura e benessere, considerando che i saloni non sono centri di propagazione dei contagi, considerata l’applicazione di tutte le precauzioni e i dispositivi previsti dai protocolli avvenuta dal 18 maggio 2020, data di riapertura dopo il primo lockdown.

La conversazione si è allargata anche al tema del ruolo Camere di Commercio, di cui il segretario Bernacci ha riconosciuto l’importanza rivestita quando in passato disponevano di risorse adeguate e ha rimarcato la attuale presenza di percorsi distinti intrapresi dalle due Camere di Commercio di Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) e Ravenna auspicando un ripensamento e un riposizionamento sul ruolo in raccordo con gli altri attori istituzionali. Più estesamente, sulla questione del riassetto istituzionale nel nostro territorio, Bernacci ha affermato che “o si dà un ambito istituzionale alla Romagna o la questione si riduce alle ragioni del cuore”, richiamando anche la sfida imminente dei progetti di territorio romagnolo da presentare per intercettare i fondi comunitari, per la ricostruzione dopo la pandemia.

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