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Sono i giovani a pagare il prezzo della crisi

L'analisi di Confartigianato Cesena ai dati Istat

Sono i giovani a pagare il prezzo della crisi

L’analisi dei dati pubblicati dall’Istat evidenzia che a luglio, dopo quattro mesi di flessioni  consecutive, l’occupazione torna a crescere mentre, a fronte del calo dell’inattività, prosegue l’aumento del numero di persone in cerca di lavoro.

La crisi in atto anche nel nostro territorio sta colpendo più duramente i giovani, con gli occupati fino a 35 anni che a luglio risultano in calo del 7,3% rispetto a febbraio. Per questo Confartigianato ha sollecitato l’adozione misure tempestive per attenuare le conseguenze sulle mpi, auspicando la massima semplificazione di ogni nuova misura in materia di lavoro, l’eliminazione dei vincoli e delle limitazioni agli strumenti di buona flessibilità, ed evidenziando i rischi per l’occupazione nelle micro e piccole imprese.
"Anche nel nostro territorio come dovunque in Italia l’impatto del Covid-19 si è scaricato sui contratti a termine, accentuandone la flessione penalizzando in particolare i giovani - mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena -. Nei mesi interessati dalla crisi Covid-19 il calo dell’occupazione colpisce con maggiore intensità i giovani: gli occupati under 35 cedono del 7,4%, gli adulti 35-49 anni segnano un calo del 2,6% mentre per si osserva una tenuta per gli occupati di 50 anni ed oltre (+0,3%). Su questo segmento del mercato del lavoro, tuttavia l’apprendistato segna un saldo positivo di seimila rapporti di lavoro nei primi cinque mesi del 2020. Le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo per il periodo gennaio-maggio 2020 risultano inoltre ancora in crescita (+12,1%); e anche nel trimestre marzo-maggio interessato dalla crisi Covid-19 si registra un aumento (+4,2%) delle trasformazioni a tempo indeterminato".
"Il contratto di apprendistato - aggiunge il Gruppo di Presidenza Confartigianato - è più diffuso tra le imprese artigiane e in generale tra le micro e piccole imprese: gli apprendisti rappresentano il 5,2% dell’occupazione dipendente delle imprese fino a 50 addetti, a fronte dell’1,5% rilevato nelle medie e grandi imprese, con 50 addetti ed oltre. La crescita delle assunzioni in apprendistato che rimane superiore a quella delle assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 29 anni e questo importante istituto rappresenta uno strumento di ingresso qualificato nel mondo del lavoro. Grazie all’approvazione  di un emendamento sollecitato da Confartigianato è stato reintrodotto per il 2020 lo sgravio contributivo totale per i primi tre anni di contratto per le assunzioni in apprendistato di primo livello (riguardante i minori) effettuate da imprese fino a 9 dipendenti".

Fonte: Comunicato stampa
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