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Un decalogo per lo sgravio burocratico. La proposta della Confartigianato

L’innovazione tecnologica avanza, ma non ha sconfitto la burocrazia

Foto d'archivio

L’innovazione tecnologica avanza, ma non ha sconfitto la burocrazia. Anzi. “Siamo sempre alle prese con cavilli, file agli sportelli, complicazioni che ‘rubano’ 269 ore l’anno ai cittadini e agli imprenditori italiani - rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena, formato da Daniela Pedduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi che ha inviato in merito un comunicato alla stampa locale -. Il peso della burocrazia nel nostro Paese è molto più elevato rispetto alla media dei Paesi dell’Unione europea. L’analisi dei dati di Eurobarometro della Commissione europea evidenzia che la complessità delle procedure amministrative è ritenuto un problema nell’attività dell’azienda dall’84 per cento degli imprenditori in Italia, oltre venti punti superiore al 60 per cento della media Ue”.
Nemmeno la digitalizzazione crescente dei processi riesce a limitare la complessità burocratica che inesorabilmente tende a salire. Confartigianato ha rilevato in uno studio il cronico ritardo dell’Italia rispetto alla media europea per quanto riguarda la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Insomma, sembra che le lentezze burocratiche si siano spostate dalla carta a Internet”. “Lo snellimento burocratico – prosegue il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – è una precisa richiesta di Confartigianato Cesena anche alle amministrazioni comunali del Cesenate inserita in ragionamento più esteso in cui chiediamo azioni per un territorio più favorevole al fare impresa. Nei prossimi anni il ruolo del territorio diventerà ancora più cruciale per le imprese. Il territorio è la somma delle sfide esterne a cui le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, dovranno fare fronte: le infrastrutture viarie e digitali per essere competitivi sui mercati prossimi e lontani, la rigenerazione e formazione di competenze per la rivoluzione digitale, l’offerta di servizi di welfare al passo con i cambiamenti sociali e demografici, il dialogo con la pubblica amministrazione e la capacità delle istituzioni di diventare ‘intelligenti’ nell’erogazione dei servizi”.

“Alle amministrazioni locali – prosegue il Gruppo di Presidenza -chiediamo grande attenzione nel facilitare la vita delle imprese e fungere da coordinamento e stimolo per gli attori pubblici e privati operanti sul territorio. Le richieste di Confartigianato per quel che concerne la questione burocratica si innestano in questo quadro generale e sono la semplificazione normativa, l’omogenizzazione territoriale dei regolamenti e delle politiche tariffarie nonché l’estensione dello strumento della diffida amministrativa a tutti i tipi di e “autorizzazione”, vale a dire della nuova disciplina che, in caso di violazioni prevede un avvertimento prima di passare alla vera e propria sanzione”.

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