Un nuovo brand cesenate per i vaporizzatori

Claudio Pezzi porta un po’ di Romagna in giro per l’Italia. Grazie al suo nuovo brand Linea 22 ha creato sei tipologie di liquidi per vaporizzatori, adatti a tutti i gusti. Insieme alla zia Elisabetta Piraccini, da oltre 10 anni gestisce l’azienda Vaporcloud e dopo una attenta ricerca è riuscito a stringere una partnership con una delle maggiori realtà produttive a livello nazionale. 

Come è nata l’idea di aprire un negozio dedicato ai vaporizzatori?

“Quando avevo 14 anni iniziai a fumare le classiche sigarette e quando incontrai questo prodotto mi aiutò a smettere. Capii che il vaporizzatore poteva sostituire le sigarette, che con la combustione creano danni alla salute, e vidi un futuro dietro a questo settore. All’epoca a Cesena l’offerta era molto ridotta e così decisi di aprire la mia attività”. 

In cosa consiste il nuovo brand Linea 22?

“Abbiamo creato sei differenti concentrati per diluizione, senza nicotina, in collaborazione con Dreamods, azienda leader del settore in Italia che ci ha fornito tutto il supporto necessario. I gusti son divisi per categorie: i classici sono tabacco, crema e caramello oppure tabacco e mentolo. Per i fruttati invece abbiamo scelto lampone, mango, lemon ice e uva insieme a mela ice. Dedicati alla Romagna invece sono quelli cremosi: mascarpone-cacao e piadina, squacquerone e confettura di pesca”. 

L’idea è piaciuta e ora questi prodotti originali sono disponibili in larga parte d’Italia.

“Stiamo rifornendo grossisti che fanno distribuzione su tutto il territorio nazionale. La presentazione di Linea 22 è avvenuta il 5 novembre scorso alla fiera del settore a Roma. E’ stata una grande soddisfazione perché abbiamo cercato una gamma variegata per accontentare tutti”. 

La scelta del nome è stata facile.

“Il numero 2 ci rappresenta perché siamo due persone a gestire il negozio. Io sono nato il 22 giugno, mentre mia zia il 2 gennaio. L’interno del negozio è il 2 e abbiamo l’autorizzazione numero 2”. 

La tecnologia rispetto a 10 anni fa come si è evoluta?

“Sicuramente i vaporizzatori erano meno avanzati di oggi. In generale, una batteria all’interno del dispositivo scalda la resistenza, che va sostituita ogni 15 giorni, avvolta da del cotone imbevuto di liquido a base di glicerolo vegetale e glicole propilenico. Quando si arriva alla giusta temperatura si crea il vapore, con questi ingredienti che si usano come concentrati in altri settori come la pasticceria”.

 Quali tipologie di liquido si possono impiegare?

“Ci sono aromi concentrati da diluire con altri e comporre personalmente, oppure liquidi già pronti senza o con nicotina. Come per le sigarette è la nicotina a creare dipendenza, per questo esistono diverse gradazioni della sostanza, a seconda degli usi”. 

Il vaporizzatore può aiutare a smettere di fumare?

“Prima di vendere in negozio l’ho provato sulla mia pelle. Sicuramente è un metodo alternativo al fumare perché fa inalare del vapore ed è molto meno dannoso rispetto alla sigaretta”. 

Non mancano controlli e restrizioni.

“I minori non possono acquistare alcun tipo di prodotto, in questo caso i genitori li accompagnano. L’agenzia Monopoli e Dogane dello Stato effettua controlli periodici a noi negozianti e dal prossimo maggio imporrà che su ogni prodotto liquido venduto sia affissa l’apposita etichetta. Inoltre sulle sostanze con cui si creano i diversi liquidi ci son molti test preliminari”. 

Quali saranno i nuovi orizzonti del settore?

“I giovani di oggi non fumano le sigarette. I motivi sono molteplici: ci si rovina i denti,  il fumo è cancerogeno e tossico, oltre a far restare un cattivo sapore in bocca. I fumatori del domani non saranno legati al tabacco ma agli aromi. Inoltre, cosa più importante, la salute ne trae un vantaggio”. 

E anche il portafoglio.

“Ad oggi i costi sono inferiori, anche se sono previsti dei piccoli aumenti dovuti alle leggi dello Stato”.