Cesena
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COMMEMORAZIONE

Una serata dedicata a Rossini e alla sua allieva al teatro Bonci

Per muovere i primi passi nel mondo dell’arte trovò aiuto nella generosità dei cesenati, che, riconoscendo in lei un’autentica promessa, raccolsero i fondi necessari a sostenerne gli studi a Bologna

Una serata dedicata a Rossini e alla sua allieva al teatro Bonci

Pare che di lei Gioacchino Rossini disse: "la più bella voce di contralto che io abbia udito nella mia vita". Marietta Alboni, giovane talentuosa, temporaneamente a Cesena tra il 1812 e il 1841, anche grazie alla generosità dei cesenati, studiò a Bologna sotto la guida di Rossini e divenne in breve una delle più straordinarie principesse del belcanto romantico. Oggi Emilia Romagna Teatro Fondazione commemora il maestro e l’allieva con un concerto di giovani eccellenze italiane che andrà in scena al Teatro Bonci di Cesena domenica 10 febbraio alle 21. La serata Rossini - Rossini e il belcanto romantico vedrà sul palcoscenico protagonisti il mezzosoprano Alessia Nadin, il tenore Marco Ciaponi, il baritono Lorenzo Barbieri e Pia Zanca al pianoforte.

Ecco come Pia Zanca, l’anima della serata organizzata in occasione del 125esimo anniversario della morte di Marietta Alboni e del 150esimo della morte di Rossini, la presenta: "La fata disse allora a Cenerentola: ecco fatto, adesso puoi andare al ballo. Erano tempi lontani, quando il teatro di Cesena non si chiamava “Bonci”, ma “Spada”, e la musica, come un’antica formula magica di bontà e bellezza, trasformava il destino degli uomini. Tempi in cui la più influente personalità del mondo musicale, Rossini, era un fuoco creativo che incendiava i palcoscenici di tutta Europa. Tra il 1812 e 1841 i cesenati conobbero dieci dei suoi capolavori: Tancredi, L’Italiana in Algeri, La Cenerentola, Torvaldo e Dorliska, La Gazza Ladra, Matilde di Shabran, Edoardo e Cristina, Semiramide, Otello e naturalmente Il Barbiere di Siviglia. Fu questa musica a posarsi come una bacchetta magica sul capo di una ragazza grassottella e sgraziata, figlia di un doganiere in comando a Cesena, trasformandola in una delle più straordinarie principesse del belcanto romantico. Marietta Alboni, tra le artiste più acclamate del suo tempo, divenne una vera e propria leggenda della vocalità occidentale. Tra i tanti ruoli interpretati predilesse proprio quello di Cenerentola e fu molto ammirata da Rossini. Per muovere i primi passi nel mondo dell’arte trovò aiuto nella generosità dei cesenati, che, riconoscendo in lei un’autentica promessa, raccolsero i fondi necessari a sostenerne gli studi a Bologna, sotto la guida di Rossini stesso, attraverso un concerto offerto alla cittadinanza il 21 novembre 1841. Oggi al Teatro Bonci si intende rinnovare questa sensibilità al talento nascente, scegliendo di commemorare il maestro e l’allieva con un cast composto esclusivamente da giovani eccellenze italiane, nella convinzione che solo la fiducia verso una nuova generazione di artisti consapevoli possa far rivivere la musica di Rossini e l’arte interpretativa dell’Alboni, come alte espressioni di un’energia non comune, vibrante, magica ed esuberante, tra i vertici assoluti della cultura del nostro paese".

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