Violenza contro le donne, in piazza della Libertà la prima panchina rossa

L’Amministrazione comunale di Cesena, insieme al Forum delle donne, aderisce al percorso di sensibilizzazione nazionale e informazione “La panchina rossa”, quale segno simbolico, ma tangibile di disapprovazione e rifiuto di ogni forma di violenza sulle donne da parte degli uomini. Le panchine rosse, simbolo di una  campagna  contro la violenza di genere proposta dal movimento femminile nazionale, sono arrivate in diverse città italiane trovando spazio nei luoghi dove le persone si incontrano.

Oggi pomeriggio in piazza della Libertà è stata posizionata la prima panchina rossa di Cesena. Gli assessori Carlo Verona e Carmelina Labruzzo hanno presentato alla città l’installazione spiegando che si tratta di panchine non acquistate ma recuperate. Sul territorio sono 12 le donne uccise o misteriosamente scomparse, per questa ragione saranno 12 le panchine rosse posizionate”. 

Ogni panchina, su un'apposita targa, le informazioni necessarie per chiedere aiuto in caso di rischio, tramite il numero verde di pubblica utilità 1522.

L'inaugurazione si inserisce nel calendario di iniziative culturali programmate dalle associazioni impegnate quotidianamente in difesa dei diritti delle donne. 

Questa mattina nella Sala “Eligio Cacciaguerra” del Credito cooperativo romagnolo si è svolto un convegno molto partecipato con crediti deontologici per i giornalisti, sul tema “I giganti buoni non esistono” a cura dell’associazione Fidapa.

In contemporanea, il Distretto 2072, assieme al Rotary club Valle del Rubicone, ha organizzato, in collaborazione con i Club della Romagna, un convegno presso il Technogym Village di Cesena, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Vittorino Andreoli, Melissa Milani e Lucia Annibali.

Cgil Cesena e l'associazione Ipazia Liberedonne, in collaborazione con il Comune di Cesena, lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro al violenza maschile sulle donne, portano in scena al cinema Eliseo di Cesena lo spettacolo teatrale “Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza” di e con l'attrice Cinzia Spanò, sotto la regia di Roberto Recchia e la produzione del Teatro dell'Elfo di Milano.

Lo spettacolo, pur essendo pubblico, prevede posti riservate alle classi delle scuole superiori del territorio che hanno aderito all'invito. Saranno 406 i ragazzi spettatori, in due orari. Alle 8,45 entreranno il Liceo Classico Monti con 100 alunni, l'Enaip con 45 alunni, l'Istituto tecnico Blaise Pascal con 20 alunni e il Liceo Linguistico Alpi con 40. Alle 10,30 è prevista la replica per altri 25 ragazzi dell'Iti, per 91 alunni del Versari-Macrelli e per 85 allievi del Comandini.