Cambio in Consiglio comunale, Giulia Zecchi subentra ad Antonio Tavani

Dopo le dimissioni dell’ex forzista Antonio Tavani da consigliere comunale di Cesenatico (in rotta con il vertice degli Azzurri), sarà Giulia Zecchi a sedere nei banchi dell’opposizione.

La Zecchi, già responsabile cittadina del Carroccio cesenaticense, sarà l’unica leghista in Consiglio: “Sono orgogliosa dell’opportunità che mi si presenta con le dimissioni dell’amico Tavani. Utilizzerò questi tre anni al massimo, dedicandomi a 360 gradi all’attività consiliare e al dialogo costante con i cittadini. Si tratta di un incarico che mi riempie di soddisfazione e che intendo assolvere nel migliore dei modi e nel rispetto delle linee guida del movimento che rappresento”.

“Continuerò sulla strada intrapresa in questi anni come referente di sezione – spiega la Zecchi – cercherò di intercettare le istanze dei cittadini e di chi non si riconosce nell’azione politica della Giunta Gozzoli, per dar loro una risposta e un’alternativa valida di amministrazione anche a livello locale”.

Con la “promozione” della Zecchi (prima dei non eletti nella coalizione di centrodestra, prima nella lista dei leghisti con 55 preferenze) arrivano le congratulazioni dei vertici della Lega romagnola, in primis quelle del Segretario nazionale (sic) per la Romagna. L’onorevole Jacopo Morrone parla di “traguardo meritato e di giusto ‘compenso’ per l’attività svolta in questi anni da Giulia, sempre vicina ai problemi della gente. Colgo anche l’occasione per ringraziare Antonio Tavani per l’ottimo lavoro svolto in questi anni”.

Dello stesso pensiero è il segretario provinciale della Lega di Forlì-Cesena, Andrea Cintorino, che rivolge alla neo consigliera un “grande in bocca la lupo. Sono certa che ci saprà rappresentare con serietà e impegno, così come ha sempre fatto all’interno della sezione”.

Per la giovane leghista si prospettano tre anni di lavoro intenso in Consiglio Comunale, che tuttavia non la spaventano: “Voglio dimostrare che stando a contatto con le persone e ascoltando i loro problemi si può fare politica in modo serio e responsabile, anteponendo gli interessi della collettività a quelli di pochi privilegiati”.