Riduzione rischio sismico, finanziamenti regionali per Cesenatico

In arrivo dalla Regione 463mila euro per la messa in sicurezza del palazzo comunale di Cesenatico. Si sono chiusi nei giorni scorsi due bandi regionali che finanziano con 5,1 milioni di euro le opere per la riduzione del rischio sismico di importanti edifici pubblici in nove Comuni e con oltre un milione di euro gli studi sui comportamenti sismici dei terreni in altri 66 Comuni.

I finanziamenti arrivano dal Piano nazionale settennale per la riduzione del rischio sismico e si aggiungono agli oltre 45 milioni di cui l’Emilia Romagna ha già beneficiato a partire dal 2010.

Nella nostra provincia 575mila euro serviranno per il miglioramento sismico della scuola elementare “De Amicis” a Gatteo, 685mila euro per il miglioramento sismico dell’edificio comunale di Rocca San Casciano, 426mila euro per il rafforzamento del municipio di Mercato Saraceno, 280mila euro per il miglioramento sismico della palestra utilizzata dalle scuole di Civitella di Romagna e 463mila euro per il miglioramento sismico del palazzo municipale di Cesenatico.

Gli studi sui comportamenti sismici dei terreni sono stati finanziati invece per Longiano, Montiano, Sarsina e Gambettola.

Il Comune di Cesenatico è entrato nella graduatoria regionale grazie alle verifiche di vulnerabilità effettuate cinque anni fa dalla precedente Amministrazione. In particolare, era emerso che ad avere bisogno di maggiori attenzioni era il corpo centrale del Municipio.

Ancora non si sa quando i fondi della Regione arriveranno, ma il sindaco Matteo Gozzoli si dice soddisfatto: “I Comuni e le scuole sono luoghi strategici che in caso di sisma devono resistere meglio per dare servizi ai cittadini”.

L’annuncio della notizia è stato accompagnato da qualche critica. Alcuni cittadini hanno lamentato sui social che “questi soldi potevano essere destinati ai terremotati che ancora non hanno una sistemazione o comunque usati in una maniera più consona e giusta”.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco: “In caso di sisma sono i Comuni a dover coordinare le operazioni di soccorso insieme alle varie forze dell’ordine. Per questo lo Stato sta finanziando in tutta Italia la loro messa in sicurezza”.