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Ue e migrazioni, monsignor Crociata (Comece): ”Non indebolire i legami di solidarietà tra gli Stati membri"

Von der Leyen: “Sicurezza e umanità. Per gestire le migrazioni c'è bisogno di unità”

(Foto Parlamento Ue/Sir)

“Le attuali sfide nella gestione dei flussi migratori non devono offuscare la necessaria fraternità nei confronti dei migranti in situazioni vulnerabili, né indebolire i legami di solidarietà tra gli Stati membri dell’Ue”. È quanto ribadisce monsignor Mariano Crociata, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), commentando al Sir la presa di posizione di Francia e Germania riguardo alla gestione dei flussi migratori che giungono via mare nel nostro Paese.

La Francia ha schierato forze dell’ordine alla frontiera di Mentone mentre ieri la Germania ha annunciato di aver sospeso i processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano in Germania dall’Italia nell’ambito del “meccanismo di solidarietà volontaria”. “È fondamentale - dice monsignor Crociata - istituire un meccanismo di coordinamento strutturato tra gli Stati europei che possa garantire soluzioni eque in materia di migrazione e asilo, coinvolgendo la cooperazione degli Stati terzi e della comunità internazionale. Un tale meccanismo dovrebbe migliorare l’approccio europeo nell’accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati nelle nostre società. Esso sarebbe, inoltre, un segno tangibile di solidarietà concreta tra gli Stati membri dell’Unione europea”.

Monsignor Crociata lancia un appello: “Come vescovi europei, reiteriamo il nostro invito all’Ue e alle cancellerie dei suoi membri ad accelerare i negoziati sul Patto europeo su migrazione e asilo, con la speranza di vedere risultati concreti entro la fine della legislatura europea a metà 2024”.

Sul tema è intervenuta questa mattina anche Ursula von der Leyen, al timone della Commissione europea dal 2019, nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione prima del voto di giugno 2024. “Ogni giorno vediamo che conflitti, cambiamenti climatici e instabilità - ha detto - spingono le persone a cercare rifugio altrove. Ho sempre avuto la ferma convinzione che la migrazione debba essere gestita. C’è bisogno di lavoro paziente con partner chiave. E ha bisogno di unità all’interno della nostra Unione”.

Per von der Leyen “Con il Patto stiamo raggiungendo un nuovo equilibrio: tra proteggere i confini e proteggere le persone; tra sovranità e solidarietà; tra sicurezza e umanità”. Un accordo sul Patto fra Stati che “non è mai stato così vicino”. Da qui l'invito: “Dimostriamo che l’Europa può gestire la migrazione in modo efficace e compassionevole. Sappiamo che la migrazione richiede un lavoro costante. E questo è ancor più necessario nella lotta contro i trafficanti di esseri umani. Dobbiamo lavorare con i nostri partner per affrontare questa piaga globale della tratta di esseri umani. Per questo motivo la Commissione organizzerà una conferenza internazionale sulla lotta al traffico di esseri umani”.

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