Dall'Italia
stampa

Alluvione e frane

Agricoltura ferita, la Consulta regionale chiede ristori certi

La Regione interviene con propri fondi per abbattere tassi di interesse, impegna risorse dello Sviluppo rurale e chiede al Governo deroghe e proroghe

Campagne cesenati dopo l'alluvione (foto Venturi)

Un settore che ha riportato danni pluriennali, considerato che solo la Romagna produce il 30 per cento della frutta e della verdura italiane e ripercussioni gravi su posti di lavoro e distribuzione. Il quadro dell’agricoltura, a tre settimane dall’alluvione che ha colpito la Romagna e l’Appennino, è drammatico con perdite che vanno dalle migliaia di ettari coltivati distrutti dall’acqua alle produzioni agricole perse, al fango che rende incoltivabile la terra e al tempo necessario prima di riportare a produttività i frutteti da ripiantare, oltre al dissesto nei territori appenninici che rende inaccessibili i terreni agricoli e i vigneti. Poi il capitolo infrastrutture, macchinari, zootecnia. E la necessità urgente da parte dell’intero tessuto produttivo agricolo di avere aiuti certi e adeguati, per ripartire e iniziare al più presto i lavori.

I punti di intervento e le richieste al Governo sono stati illustrati oggi a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi nel corso della Consulta agricola regionale, con tutte le associazioni che rappresentano le imprese agricole e agroalimentari.

All’ordine del giorno, come si legge in un comunicato stampa, le modifiche e le integrazioni da proporre al Governo sul Decreto alluvioni in fase di conversione, le richieste per deroghe e proroghe per le aziende agricole alluvionate, i primi interventi della Regione.

Le proposte di modifica al Decreto Alluvioni

Per quanto riguarda le proposte di integrazione del Decreto legge alluvioni in fase di conversione, la Regione ha predisposto un elenco dettagliato delle tipologie di impiego dei contributi al cento per cento per perdite, riparazioni, delocalizzazioni temporanee e acquisti da parte delle aziende. Va poi integrato l’elenco con tutti i Comuni coinvolti, sospesi i versamenti dei contributi di bonifica, a esclusione di quelli irrigui, sospesi i pagamenti con prelievi tributari o contributivi, avviate semplificazioni amministrative e gli interventi su disoccupazione agricola e cassa integrazione.

Sullo stanziamento di 100 milioni di euro per gli indennizzi con contributi fino al cento per cento a favore delle imprese agricole, la Regione chiede che le domande possano essere presentate sul Fondo AgriCat, il nuovo strumento per la gestione di rischi ed eventi catastrofali previsto dalla nuova Politica agricola comunitaria. 

Sempre in relazione allo stato di emergenza, le richieste per deroghe e proroghe alle aziende agricole dovranno riguardare, ribadisce la Regione, il riconoscimento delle cause di forza maggiore; le deroghe dei termini per presentazioni domande Pac, pagamenti, condizionalità, riconversioni o cambi di destinazione.

I fondi in attuazione

La Regione mette mano da subito all’abbattimento dei tassi di interesse Agrifidi per le imprese agricole e agroalimentari che hanno fatto domanda, con attenzione particolare a quelle della Romagna, attingendo a fondi per 1,2 milioni di euro del bilancio regionale. In fase di assestamento al bilancio di previsione 2023-2025, saranno stanziate le risorse per consentire la completa copertura delle richieste pervenute, nell’ambito dell’attuazione del Programma operativo 2023 per migliorare le condizioni di accesso al credito di conduzione attraverso la concessione, tramite gli Organismi di garanzia, di un aiuto sotto forma di concorso interessi a favore delle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli.

Importanti fondi per venire incontro alle aziende agricole alluvionate sono 15 milioni di euro in disponibilità dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 e in aggiunta altre risorse del nuovo Sviluppo Rurale 23-27.

Una misura individuata dalla Regione sono i prestiti a tutte le tipologie di imprese, con garanzia della Cassa depositi e prestiti a 12 mesi rinnovabili e abbattimento del tasso di interesse. Un altro strumento a favore delle imprese è una misura che sta mettendo a punto Ismea (Istituto per i servizi al mercato agricolo) per prestiti fino a 30mila euro per 12 mesi rinnovabili con abbattimento del tasso di interesse. Si tratta di interventi che risulterebbero utili a coprire questa prima fase di emergenza, in attesa che siano messi in  disponibilità i contributi a fondo perduto, per garantire liquidità di risorse.  

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Agricoltura ferita, la Consulta regionale chiede ristori certi
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento