Dall'Italia
stampa

Paure in Europa e in Italia

Anti-terrorismo, arresti e indagini a tappeto tra Roma, Latina e Torino

Proseguono le retate anti terrorismo su tutto il territorio italiano

 Attentati a Bruxelles (22 marzo 2016) Foto AFP/SIR

Proseguono le retate anti terrorismo su tutto il territorio italiano. All’alba, un cittadino marocchino residente in Italia è stato fermato in Piemonte dai Carabinieri del Ros e da quelli del Comando provinciale di Cuneo per terrorismo.

Al centro delle indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Roma, le “attività criminali” dello straniero, “fortemente indiziato”, sottolineano gli investigatori, di istigazione a delinquere per finalità di terrorismo e di far parte di un'associazione terroristica.

Ieri invece tra Roma e Latina sono stati arrestati quattro tunisini e un sedicente palestinese. Gli uomini dell’Ucigos assieme alla Digos hanno bloccato diverse persone riconducibili alla rete di Anis Amri, il tunisino autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, ucciso a Sesto San Giovanni (Milano) il 23 dicembre del 2016. “Si è evitato che dalla fase di radicalizzazione si sfociasse in una attività terroristica. Non c’è alcun elemento concreto che facesse pensare alla preparazione di un attentato ma ci sono elementi che fanno pensare che si stessero preparando a questo”, ha detto il pm Sergio Colaiocco.

##########

Aggiornamento delle 11,52

È stato arrestato questa mattina all’alba a Fossano (Cuneo) un altro presunto terrorista jihadista. Il fermato si chiama Ilyass Hadouz, marocchino di 19 anni, ed è stato bloccato dai Carabinieri del Ros e da quelli del Comando provinciale di Cuneo per terrorismo. Alla base dell’operazione sono state le “attività criminali” di Hadouz che è “fortemente indiziato” di istigazione a delinquere per finalità di terrorismo e di far parte di una associazione terroristica. Il giovanissimo presunto terrorista ha effettuato un rapido percorso di radicalizzazione. Secondo le forze dell’ordine, il marocchino con diversi account social (Facebook, Instagram, Twitter) avrebbe condotto una “intensa propaganda jihadista”, inneggiando al martirio e sostenendo i “combattenti in nome di Allah”. La radicalizzazione sarebbe avvenuta in tempi molto brevi, in casa, attraverso internet.

Per questo gli investigatori assumono Ilyass Hadouz come esempio di “terrorismo homegrown”, cioè cresciuto all’interno di un contesto domestico per questo valutato come una “minaccia estremamente insidiosa e complicata da contrastare”. Ilyass Hadouz ha addirittura cambiato nome in Ilyass El Magrebi e ha iniziato a radicalizzarsi nel febbraio di quest’anno con navigazioni internet notturne e con comportamenti che imitavano quelli dei mujaheddin.
“È deprimente morire di vecchiaia…”, ha scritto Hadouz su Facebook oltre che: “Ai miscredenti saranno destinati giorni neri che faranno imbiancare i capelli ai bambini…”.

Fonte: Sir
Tutti i diritti riservati
Anti-terrorismo, arresti e indagini a tappeto tra Roma, Latina e Torino
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento