Dall'Italia
Apofruit, buoni prezzi per nettarine e albicocche
È tempo di liquidazione dei prodotti estivi per Apofruit Italia (con sede centrale a Cesena ma con 3.500 soci attivi nelle regioni più vocate d’Italia): pesche, nettarine, albicocche, ciliegie, susine.
Entro la fine della settimana il prodotto di quest’annata particolare, su cui ha influito l’effetto altamente sfavorevole delle gelate primaverili che hanno tagliato almeno il 60 per cento della produzione, verrà liquidato ai soci conferitori insieme ad un acconto relativo ai prodotti autunno-invernali, soprattutto kiwi, pere, cachi, uva, mele.
In un momento di particolare difficoltà per i problemi strutturali che pesano sulla produzione agricola, a cui si aggiunge la crisi sanitaria indotta dalla pandemia da coronavirus, i produttori di Apofruit potranno avere prima del Natale quanto spetta loro per l’impegno profuso fino ad ora. “È un impegno – dice il direttore generale di Apofruit Ernesto Fornari – che, pur a fronte delle gelate, è riuscito a mantenere il valore del liquidato sui valori del 2019 seppur a fronte di una perdita di prodotto, sempre riferito al 2019, di oltre il 60 per cento”.
“Una attenta gestione commerciale ed organizzativa – aggiunge Mirco Zanell , direttore commerciale del Gruppo Apofruit – ci ha consentito di portare il liquidato ai produttori ad un valore di 19 milioni e 180 mila euro, di poco inferiore a quello dell’anno passato. Un calo dell’8,5 per cento rispetto al 2019, ma che possiamo considerare un buon risultato se confrontato al calo del volume delle produzioni estive”.
Buona partecipazione alle nove assemblee di zona (tenendo presente che sono state realizzate in videoconferenza per evitare assembramenti), in occasioni delle quali è stato presentato ai soci produttori il listino dei prezzi di liquidazione dei prodotti estivi. Conferenze che hanno anche fatto il punto della diversa resa dei territori.
È mancato buona parte del prodotto in Romagna, la più colpita dalle gelate, dove si producono soprattutto pesche, nettarine, albicocche, pere estive e ciliegie
“Il totale del conferimento di Apofruit nelle diverse stagioni – sintetizza Ernesto Fornari – è stato, dunque, di 1 milione e 600 mila quintali, di cui 400 mila quintali circa composto dai prodotti primaverili ed estivi e 1,2 Milioni quintali dal prodotto autunno-invernale”.
Di seguito alcuni prezzi di liquidazione delle produzioni emiliano-romagnole che Apofruit ha presentato in occasione delle assemblee: pesche gialle Cat I 82 centesimi al chilogrammo per il prodotto convenzionale, mentre il prodotto Bio ha spuntato 97 centesimi al chilogrammo; nettarine un euro per chilogrammo per il prodotto convenzionale e 1,48 euro per chilogrammo per il Bio; albicocche 1,40 euro per chilogrammo per il convenzionale e 1,65 euro al chilogrammo per il Bio.
Prezzi che, sul totale liquidato da Apofruit, hanno riequilibrato economicamente la mancanza del prodotto almeno in quelle aziende che hanno subito una perdita di produzione non rilevante.