Polizia di Stato
Cocaina, locale chiuso a Forlì
Il provvedimento del Questore, valido cinque giorni, per un esercizio di Coriano (quartiere forlivese tra il cimitero e il centro commerciale)

Chiuso per cinque giorni per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Lo ha stabilito il Questore di Forlì-Cesena dopo una recente operazione di polizia, che ha portato alla denuncia di un giovane spacciatore trovato con diverse dosi di cocaina nei pressi di un locale in zona Coriano. Nella mattina di oggi i poliziotti della Questura hanno notificato il provvedimento al gestore.
A renderlo noto è la Polizia di Stato, con nota inviata ai giornali. Secondo la Polizia, "proprio dalla modalità del sequestro, dai soldi rinvenuti e dalle indagini svolte, è emerso che nello stesso pomeriggio almeno altre tre cessioni sono state fatte con appuntamento proprio nel locale".
Gli inquirenti hanno accertato che il locale era diventato "un vero e proprio luogo di incontro tra la domanda ed offerta di cocaina in città, conosciuto negli ambienti dello spaccio dove poter reperire facilmente lo stupefacente; consegne che avvenivano anche in pieno pomeriggio e in un locale che è comunque molto vicino alle scuole primarie e dell’infanzia".
Tra l’altro "le condotte illegali si protraggono nel tempo e con un trend in aumento poiché già in passato erano stati segnalati altri assuntori di stupefacenti che avevano acquistato cocaina proprio nel bar da alcuni soggetti magrebini".
La Polizia sottolinea poi come il locale "non solo è spesso frequentato da persone pericolose e pregiudicate ma anche la mancanza di collaborazione del gestore che non ha svolto alcuna vigilanza e non ha mai segnalato nulla alle forze dell’ordine in modo da contenere le situazioni di pericolo che possono verificarsi all’interno e nelle immediate vicinanze dell’esercizio, anche al fine di evitare che situazioni di allarme si riverberano sulla sicurezza della zona residenziale all’interno della quale il locale è ubicato. In effetti la facilità di acquisizione di sostanze stupefacenti genera dipendenze gravi e l’insorgenza di patologie, oltre a danni economici e di disagio sociale per gli assuntori e le loro famiglie".
Per questi motivi è arrivato il provvedimento di chiusura “facendo intendere chiaramente agli avventori che il locale non deve più essere motivo od origine di altri illeciti pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, eliminando l’occasione degli incontri e degli scambi illeciti e ripristinando la tranquillità degli abitanti residenti”.
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