Fisco sempre più caro per le piccole e medie imprese

Anche nel 2018 lievitano le tasse per le piccole e medie imprese. Il fardello delle imposte è sempre più gravoso e a comunicarlo sono i dati dell’Osservatorio permanente Cna sulla tassazione delle Pmi attraverso il “Rapporto 2018 – Comune che vai fisco che trovi”, pubblicato quest’oggi (martedì 17 luglio). L’analisi riporta l’andamento della situazione fiscale dal 2011 al 2018 su un campione di 137 comuni. A livello nazionale si registra un leggero aumento del peso del fisco rispetto al 2017, giunto quest’anno al 61,4 per cento.

Male la provincia di Forlì-Cesena che, oltre a essere sopra la media nazionale, rileva un lieve incremento rispetto al 2017: a Forlì si passa dal 63,2 per cento al 63,3 per cento, mentre a Cesena dal 63 per cento al 63,1 per cento. Sul campione nazionale Forlì si posiziona 106esima, mentre Cesena è 101esima. Il risultato è che anche quest’anno si comincerà a produrre reddito disponibile per i lavoratori solo dopo Ferragosto: il “tax free day”, il giorno in cui si smette di lavorare per pagare le tasse al fisco, sarà il 17 agosto a Cesena e il 18 agosto a Forlì (una settimana più tardi della media nazionale, individuata nell’11 agosto).

Se si considera che l’analisi contenuta nel rapporto è calcolata su un’impresa manifatturiera rappresentativa del tessuto economico italiano (azienda con quattro operai e un impiegato, con reddito d’impresa di 50.000 euro all’anno), nel 2018 a Forlì un’azienda simile pagherà 31.672 euro di tasse, mentre a Cesena il fisco riceverà 31.537 euro. Solo 18.328 euro e 18.463 euro rimarranno rispettivamente nelle tasche delle imprese di Forlì e Cesena.

Risultato doppiamente negativo per la provincia, che non figura bene neppure nella classifica delle città dell’Emilia-Romagna, dove Forlì si colloca al penultimo posto e Cesena al quartultimo. Il risultato non cambia se si considera la tassazione locale, che ha un’incidenza del 21,1 per cento a Forlì e del 20,7 per cento a Cesena. Sia a Rimini (17,8 per cento) che a Ravenna (17,2 per cento) le imposte locali sono inferiori.