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Arte sacra

Il "Compianto" di Fioravanti a Bologna sotto una nuova luce

Nella chiesa bolognese di Santa Maria della Vita un allestimento che valorizza l'opera abitualmente esposta a Longiano. Mercoledì 19 aprile è prevista una visita guidata

Il "compianto" di Fioravanti a Bologna Foto: M. Venturi)

Un allestimento che valorizza il Compianto realizzato da Ilario Fioravanti nel 1985. È quello curato dagli architetti cesenati Marisa Zattini e Augusto Pompili per la mostra "Ilario Fioravanti. Epifanie del dolore e della gioia" in corso a Bologna, nella chiesa di Santa Maria della Vita, nella centrale via Clavature.

L'esposizione, che abbiamo visitato nei giorni scorsi, si sviluppa su due piani. Nella prima sala troviamo una selezione di opere dal tema sacro che introducono al Compianto. Una Via Crucis (1982) inedita, in terracotta ingobbiata e incisa, proveniente dalla collezione del vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri, è accompagnata da una nota vergata di pugno dallo stesso Fioravanti in cui riflette sulle stazioni della Via Crucis e si sofferma sulla figura di Simone di Cirene, costretto a portare per un tratto la croce di Cristo: "Mi aiuta a capire la grazia di portare la croce e di alleviare le sofferenze degli altri secondo le proprie possibilità". Nella stessa sala troviamo Il bacio di Giuda (1995), La Veronica (1989), entrambe in terracotta policroma, e alcune gigantografie di disegni preparatori selezionati dai diari dell’artista.

Al piano superiore, in fondo all'ampia sala (Oratorio de Batutti) si può ammirare il noto Compianto, gruppo scultoreo abitualmente ospitato nell'oratorio San Giuseppe - Museo di arte sacra di Longiano. Rispetto all'allestimento longianese, gli ampi spazi e la scelta delle luci consentono al visitatore di immergersi nell'opera, osservandola a 360 gradi, e di gustarne inediti dettagli e colori. Il Compianto di Fioravanti "dialoga" con il cinquecentesco Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, ammirabile alzando di poco lo sguardo. A completamento, di Fioravanti troviamo le profane quattro Maddalene (1982) e altre due "epifanie sacre": Il miracolo del pane e dei pesci (2003) ed Effeta (2003). 

La mostra, frutto della collaborazione tra Genus Bononiae e Il Vicolo di Cesena, è visitabile fino al 25 settembre prossimo. L'ingresso è a 7 euro (5 euro il ridotto). Mercoledì 19 aprile alle 17 è prevista una visita guidata con la curatrice Marisa Zattini. A seguire, la presentazione del catalogo. Un imperdibile epilogo alle celebrazioni del centenario della nascita (1922-2022) dell'architetto e artista cesenate.

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Di seguito, la fotogallery dell'allestimento bolognese.

Fioravanti (10)

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