Il Sir compie 30 anni. Ogni giorno al “punto di partenza”

Non sarà sfuggito all’occhio attento il logo “rinnovato” che da oggi campeggia sul sito. Festeggia un anniversario importante: era, infatti, il 13 gennaio 1989, trent’anni fa, quando venne pubblicato il primo numero dell’allora settimanale d’informazione Sir. Chi ci segue da tempo avrà facilmente individuato un accento di novità che coniuga il passato con il presente, aprendo una prospettiva futura. Anzitutto la scritta Sir: è la fusione dei caratteri utilizzati nei due loghi che hanno segnato la vita di questo strumento d’informazione.

Il primo negli Ottanta e in parte degli anni Novanta

Forse vale la pena ricordare alcune date significative: il 15 aprile 1988 nasce la Società per l’informazione religiosa. I primi passi programmatici e organizzativi, però, ebbero inizio nel 1987. Uscirono alcuni numeri prova, il primo venne rocambolescamente stampato il 29 settembre 1988 ad Ancona nel corso di un convegno dei settimanali diocesani per consentire ai partecipanti una prima valutazione. Il numero 0 porta la data del 25 ottobre 1988 e vi si legge questo pensiero del presidente della Società, monsignor Cacciami:

“L’aspetto più innovativo di questa iniziativa sarà il Servizio d’informazione religiosa (notizie, fatti, commenti, anticipazioni) riservato ai giornalisti della stampa quotidiana italiana incaricati dell’informazione religiosa, ai redattori impegnati in questo settore nei periodici sia specializzati, sia di informazione generale e di costume”.

In questo obiettivo (l’altro rimaneva il servizio ai settimanali diocesani) c’era la scommessa del Sir di portare l’informazione della e sulla Chiesa italiana contemporaneamente sui media cattolici e sui media nazionali. Una missione, avvertita con responsabilità, che prese sempre più spazio anche se, all’inizio, non fu facile cogliere la specificità e la potenzialità di uno “strumento” qual è un’agenzia giornalistica con le sue regole, la sua tempistica, i suoi destinatari. Lo scenario di questo impegno professionale è la Chiesa universale e qui si inserisce il servizio del Sir di ascolto, di pensiero e di racconto della Chiesa italiana nelle sue espressioni locali e nazionali e nel suo stare con amore nella storia.

Trent’anni fa iniziò un’avventura professionale che vide il Sir anche come snodo di una comunicazione che dal territorio arrivava al centro e dal centro andava al territorio grazie alla rete capillare dei settimanali diocesani coinvolti come soggetti riceventi e, insieme, emittenti. Ebbene, possiamo dire con orgoglio che non esiste ancor oggi una reciprocità comunicativa così ricca di racconti di vita, così diversa e così unita, così capace di coniugare, in modo generativo, pensieri, sensibilità e competenze. In una parola così sinodale.

Per questo, i nostri sentimenti non possono che continuare a essere di “soddisfazione e responsabilità”. Proprio come 30 anni fa, quando si iniziava a disegnare “un progetto innovativo”. Avremo modo nei prossimi mesi di festeggiare come merita questo anniversario tondo: non mancheranno iniziative e anche qualche piccola novità tecnologica. Intanto, continuiamo a porci ogni giorno al “punto di partenza”.