Imprese giovanili 2017, un bilancio in chiaroscuro

Al 31 dicembre 2017 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si possono contare 5.130 imprese giovanili attive che costituiscono il 7,2 per cento del totale. Questo è quanto emerge dai dati diffusi da Unioncamere–Infocamere, elaborati dall’Ufficio studi della Camera di commercio della Romagna e diffusi oggi alla stampa.

Nel confronto con il 31 dicembre 2016, si riscontra un decremento delle imprese giovanili del -5,1 per cento, superiore alla variazione negativa sia regionale (-4,8 per cento) sia nazionale (-2,9 per cento).

Tra i principali settori economici quello del commercio conta il numero più alto di imprenditori giovanili, con 1.517 imprese (pari all’8,8 per cento della totalità delle imprese del settore), anche se registra un sensibile calo annuo del 9,5 per cento; in diminuzione anche le imprese giovanili delle costruzioni dell’11,3 per cento e dell’industria manifatturiera del 5,8 per cento.

Fra i settori che registrano un incremento rispetto al 2016, quello legato a noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, con un bel +16 percento. A seguire: agricoltura, con un +8 per cento, attività immobiliari, +2,3 per cento e attività finanziarie e assicurative, con un +1,2 per cento.

Stabili i cosiddetti Servizi alla persona e quelli di informazione e comunicazione.

Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (3.931 unità, pari al 76,6 per cento del totale. In termini di variazione annua, è da evidenziare la crescita delle società di capitale (+1,6 per cento), che permette di avere imprese più strutturate sul territorio, a cui si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-5,6%) che delle società di persone (-9,3%).

Nello specifico, nella provincia di Forlì-Cesena, al 31 dicembre 2017 si contano 2.491 imprese giovanili attive (6,7 per cento del totale delle imprese attive). Nel confronto con il 31 dicembre 2016, se ne riscontra una diminuzione del 6,6 per cento.