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Insulti antisemiti allo stadio, mons. Bassetti e mons. Spreafico (Cei): "Vergogna"

Dopo le polemiche suscitate dagli adesivi raffiguranti Anna Frank con la maglietta della Roma diffusi domenica scorsa dai tifosi laziali

SIR

“Vergogna. È assurdo. Siamo al paradosso”. Parole durissime di condanna e di solidarietà alla Comunità ebraica di Roma sono state espresse questa mattina anche da monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione dei vescovi italiani per l’ecumenismo e il dialogo.

“Stiamo sottovalutando l’antisemitismo risorgente in diversi modi - dice Spreafico - e l’Europa che si chiude, che costruisce muri, che diffonde l’odio per l’altro, si sta incamminando su questa pericolosa via. L’antisemitismo è strettamente collegato al razzismo. Il Congresso ebraico mondiale nel 2016 ha censito sulla rete 382mila post antisemiti, cioè uno ogni 83 minuti. Sono molto preoccupato. Esprimo solidarietà alla Comunità ebraica di Roma e all’ebraismo e alla loro storia. Non è possibile dimenticare ciò che è avvenuto soprattutto usando il nome, la storia e il dramma di Anna Frank in questo modo. Penso veramente che bisogna vergognarsi, che l’unica parola è: vergogna”.

L’antidoto per combattere questa deriva è “parlare, non dimenticare”. “Penso alla scuole - dice il presule -. Dobbiamo educare, far conoscere, far capire, far incontrare. L’incontro con le comunità ebraiche, l’ascolto dei sopravvissuti, la visita ai campi di sterminio, permettono ai giovani di conoscere il dramma della Shoah ma, nello stesso tempo, di capire quanto oggi sia importante costruire un mondo dove sia possibile vivere insieme”.

Spreafico parla poi di “una bruttissima pagina di sport”: “Lo sport, come il calcio, è chiamato a dare valore al gioco di squadra, e quindi ad essere simbolo della convivenza, del lavoro fatto per gli altri e con gli altri”.

E conclude: “Oggi il problema è che siamo dominati dalla rabbia. E la rabbia esplode in maniera irragionevole, irrazionale. Dobbiamo sempre trovare il nemico da combattere. È una mentalità da cui bisogna ben guardarsi”.

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, a margine dell’incontro della Faci (Federazione nazionale del clero) al Sacro Convento di Assisi. "È una cosa vergognosa che si arrivi a strumentalizzare anche la figura di una vittima innocente”, ha dichiarato Bassetti.

“Se hanno letto il Diario di Anna Frank – ha sottolineato il cardinale – hanno coscienza e lo hanno messo nel contesto di quello che è stata la Shoah e quel periodo storico dovrebbero vergognarsi ancora di più”.

Fonte: Sir
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