Irst e Ausl Romagna insieme per prevenire e curare il cancro gastrico

Forze unite contro le neoplasie dello stomaco. Continuano gli approfondimenti e i progetti di ricerca relativi al tumore gastrico, che vedono la stretta collaborazione tra Irst Irccs di Meldola e Ausl Romagna, in particolare tra il settore di Oncologia traslazionale del laboratorio di Bioscienze Irst e le unità di Chirurgia generale e terapia oncologica avanzata e anatomia patologica dell’ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì.

Sulla scia degli studi condotti da tempo a Forlì dal dottor Paolo Morgagni (Chirurgia) e dal dottor Luca Saragoni (Anatomia patologica), due nuovi progetti di ricerca si pongono l’obiettivo di identificare nuovi marcatori di predisposizione e aggressività del tumore gastrico, attraverso l’utilizzo di innovative analisi molecolari, quali il sequenziamento di nuova generazione.

I due progetti, realizzati assieme alle Università di Verona e Siena, hanno recentemente ottenuto un finanziamento complessivo di 14mila euro all’interno del bando “Young Investigators” del Gruppo italiano ricerca cancro gastrico (Gircg).

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Il primo studio è condotto dal dottor Gianluca Tedaldi, biologo afferente al settore di Oncologia traslazionale coordinato dalla dottoressa Paola Ulivi, e prevede l'analisi dell'intero genoma di una serie di pazienti con sospetto cancro gastrico ereditario. “Lo scopo - spiega il dottor Tedaldi - è quello di identificare nuovi geni di predisposizione allo sviluppo dei tumori dello stomaco e valutare il rischio di malattia associato ai diversi geni. Allo stato attuale, benché siano già state identificate diverse sindromi genetiche, oltre l’80 per cento dei pazienti con sospetto cancro gastrico ereditario rimane senza una diagnosi genetica e non è candidabile a protocolli di prevenzione. Grazie ai risultati di questo studio, alcuni pazienti potrebbero essere sottoposti a un programma di sorveglianza, e lo stesso vale per i loro familiari. Considerando che il cancro gastrico è uno dei tumori più comuni al mondo, al quinto posto per incidenza e al quarto per mortalità, l’identificazione dei soggetti a rischio di sviluppare questa neoplasia è di fondamentale importanza”. A questo progetto collaborano l’unità di Diagnostica molecolare avanzata e predittiva Irst coordinata dal dottor Daniele Calistri, il servizio di Counselling genetico Irst e l’unità di Biostatistica e bioinformatica Irst.

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Il secondo studio riguarda le analisi genomiche importanti per classificare la diversa aggressività che i tumori precoci dello stomaco possono presentare. Principal investigator è il dottor Leonardo Solaini, chirurgo e ricercatore dell’Università di Bologna con borsa di studio triennale sostenuta da Istituto oncologico romagnolo Ior e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, dell’unità di Chirurgia generale e terapie oncologiche avanzate diretta dal professor Giorgio Ercolani. Coordinatrice del progetto è la dottoressa Chiara Molinari, biologa del settore di Oncologia traslazionale Irst. “Il tumore precoce dello stomaco rappresenta il 25 per cento di tutti i tumori gastrici operati nel Nord-Est d’Italia - commentano il dottor Solaini e la dottoressa Molinari - e, nonostante la prognosi per la maggior parte di questi pazienti sia molto buona, alcuni potrebbero necessitare di un trattamento chirurgico più aggressivo per poter guarire. Risulta vitale individuare le caratteristiche molecolari in grado di aiutare i medici ad indirizzare il paziente ad una medicina sempre più personalizzata”.