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Italia: Mattarella, “reputazione del Paese è un bene comune indisponibile”. “Non siamo il Far West”, “barbarie contro bambina di un anno suscita indignazione”

Il Capo dello Stato è intervenuto questa mattina su temi di stretta attualità

Foto agensir.it

La “reputazione” del Paese “è un bene comune, collettivo. Indisponibile. Sottratto a interessi di parte perché costruito, nel tempo, con il contributo del nostro popolo”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare svoltasi al Quirinale. “È patrimonio di storia, di cultura, di valori – ha proseguito Mattarella – che disegna il ruolo dell’Italia nella comunità internazionale. Ovunque si vada si registra un gran desiderio di collaborazione ed interlocuzione stretta e concreta con l’Italia. Tutto ciò che intacca questo patrimonio ferisce l’intera comunità”. Il Capo dello Stato ha poi rivelato che “mi ha molto colpito un fatto di cronaca di questi giorni”: “L’Italia – ha ammonito – non può assomigliare al Far West, dove un tale compra un fucile e spara dal balcone colpendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione”.

I media stanno attraversando una stagione di grandi trasformazioni, con nuovi mezzi di ampia diffusione. L’abbondanza informativa, offerta dal web, è preziosa ma occorre evitare che, con essa, si riduca il livello dell’approfondimento e la capacità di stimolare riflessioni. Insomma, evitare che ne derivi una forma di povertà critica o di rifiuto del confronto con le altrui opinioni”. Ha proseguito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della medesima cerimonia di questa mattina al Quirinale.
Dopo aver ricordato che la libertà di informazione “non è un prodotto ma un diritto fondamentale, tutelato dalla Costituzione”, Mattarella ha rilevato che con “la libertà di informazione i diritti che vi sono collegati – e il sostegno, funzionale ad assicurarla in concreto – alimentano il circuito democratico”.
Il Capo dello Stato ha poi osservato che “la dimensione digitale costituisce per molti aspetti – largamente prevalenti – un grande contributo all’unità del Paese: realizza una connettività che lo rende più integrato e più saldo nei vincoli che lo tengono insieme”. Ma “siamo tutti consapevoli, naturalmente, che vi sono usi distorti – talvolta allarmanti – del web”. “Vi appaiono segni astiosi, toni da rissa, che rischiano di seminare, nella società, i bacilli della divisione, del pregiudizio, della partigianeria, dell’ostilità preconcetta che puntano a sottoporre i nostri concittadini a tensione continua”, ha rilevato Mattarella, ammonendo: “Sta a chi opera nelle istituzioni politiche – ma anche a chi opera nel giornalismo – non farsi contagiare da questo virus, ma contrastarlo, farne percepire, a tutti i cittadini, il grave danno che ne deriva per la convivenza e per ciascuno. Vi è il dovere di governare il linguaggio”.

Fonte: Sir
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