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Emilia-Romagna

Niente prove scritte per gli esami di Stato nelle zone alluvionate

Ordinanza del ministro Valditara: solo il colloquio orale interdisciplinare

 Foto Siciliani-Gennari/SIR

Niente prove scritte ma solo il colloquio orale per gli esami di Stato nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna. Ieri il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha firmato l’ordinanza che prevede, tra gli altri, le modalità di svolgimento degli esami finali per le scuole medie e superiori nei Comuni colpiti, a eccezione di quelli delle Marche e della Toscana.

Per quanto riguarda il primo ciclo di istruzione, la prova sarà finalizzata a valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, alla conoscenza della lingua italiana e alle competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere.

Per gli studenti e studentesse che quest’anno affrontano la maturità, al via il 21 giugno, la prova consisterà esclusivamente in un colloquio interdisciplinare finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale. “Si partirà dalla discussione di un argomento appartenente a una disciplina di indirizzo originariamente individuata come oggetto della seconda prova scritta e di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno. L’orale comprenderà anche la lingua straniera e l’educazione civica - si legge nell’ordinanza del Ministero -. Il candidato esporrà, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento o dell’apprendistato di primo livello”. La Commissione d’esame terrà conto, come sempre, del curriculum dello studente e avrà ad disposizione 60 punti per la valutazione del colloquio.

Per il ministro Valditara si tratta di “un esame serio e allo stesso tempo adeguato a una situazione complessa”.

Il ministero ha disposto inoltre che “nelle scuole dei Comuni colpiti dagli eventi alluvionali, per la validità dell’anno scolastico 2022/2023 non è necessario il requisito della durata minima di duecento giorni e non costituisce requisito per l’ammissione neppure lo svolgimento delle prove nazionali Invalsi”.

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