Cultura
Orogel salva il patrimonio culturale alluvionato congelandolo
Nei frigoriferi dell'azienda cesenate, non solo ortaggi ma anche documenti dell’archivio della diocesi di Forlì-Bertinoro, dell’archivio del comune di Castel Bolognese e della biblioteca Trisi di Lugo

Accelera la macchina dei soccorsi ai beni culturali dell’Emilia-Romagna colpiti dalle inondazioni dei giorni scorsi. Il ministero della Cultura fa sapere che il proprio personale specializzato e i volontari di associazioni accreditate dalla Protezione civile stanno operando per la messa in sicurezza del patrimonio culturale nei comuni di Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Forlì e Faenza.
Gli interventi, anche con la collaborazione di aziende private, hanno interessato in particolare l’archivio della diocesi di Forlì-Bertinoro, l’archivio del comune di Castel Bolognese e la biblioteca Trisi di Lugo.
Il Ministero fa sapere che Orogel ha generosamente messo a disposizione a Cesena alcuni spazi dotati di frigoriferi a bassissime temperature indispensabili per evitare che materiali documentari risalenti in alcuni casi al XVI e XVII provenienti dagli archivi vengano attaccati e distrutti dai funghi che facilmente potrebbero attaccare la carta, il cuoio e la pergamena.
“I nostri magazzini automatici a -25° C sono utilizzati normalmente per lo stoccaggio dei nostri prodotti surgelati. Abbiamo però appreso, con sorpresa, che possono essere utili anche per conservare e ripristinare altri materiali, come i libri - spiega Bruno Piraccini, presidente di Orogel -. Abbiamo subito accolto la richiesta sopraggiunta dal ministero della Cultura e dalle Soprintendenze competenti e ci siamo attivati per riservare, all’interno del nostro magazzino automatico di Cesena, degli spazi dedicati alla conservazione di alcuni volumi, per salvare il nostro patrimonio culturale”.
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