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Regione e sanità, annunciata la riforma dei Pronto soccorso

La Giunta regionale ha impiegato "risorse proprie per sopperire ai ridotti finanziamenti nazionali"

Raffaele Donini in conferenza stampa

"Con l’approvazione del consuntivo 2022 da parte della Giunta regionale, viene salvaguardato il pareggio di bilancio del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. Siamo intervenuti con 85 milioni di euro di risorse regionali, oltre ai 15 milioni anticipati a fine 2022, per sopperire ai sottofinanziamenti nazionali". Lo ha detto poco fa in conferenza stampa l'assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano

"Per il terzo anno consecutivo, la Regione ha innestato risorse supplementari per fronteggiare l’aumento dei costi dovuti al Covid, ai rincari dell’energia e dei prezzi, coprendo i mancati trasferimenti nazionali", ha puntualizzato l'assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini. "Torneremo a chiedere allo Stato il rimborso di 800 milioni di spese Covid non ancora rimborsate", l'annuncio di Donini.

Chiusa la partita relativa al 2022 e forte di ingenti somme derivanti dal Pnrr, la sanità dell’Emilia-Romagna è "pronta a partire con 500 milioni di euro di investimenti, ascoltando le priorità dei territori", ha evidenziato l'assessore regionale alla Sanità, che poi è entrato nel dettaglio.

Nove (tutti in Emilia) gli interventi di edilizia sanitaria finanziati con quasi 200 milioni di risorse nazionali destinate dall’Accordo di programma Stato-Regioni. Spazio a lavori antisismici e alla dotazione di nuove tecnologie. L’Emilia-Romagna può inoltre contare su 191,37 milioni di euro di fondi Inail, di cui 132,3 milioni per il nuovo Ospedale di Cesena (blocco 2, aree intensive).

Nelle intenzioni della Regione ci sono quelle di arrivare, entro il 2026, dalle attuali 132 Case della Salute, a 185 Case della Comunità; raggiungere i 900 posti letto negli Ospedali di Comunità, che oggi sono 436; rafforzare l’assistenza domiciliare per gli over 65, garantendo la copertura di oltre il 10 per cento di questa fascia di popolazione, contro l'attuale 8 per cento; potenziare gli hospice, passando da 312 posti attuali a 450.

Ampio spazio della conferenza stampa è stato dedicato alla volontà della Regione di "separare l'urgenza dall'emergenza" per ridurre la pressione sui Pronto soccorso. "Quasi il 70 per cento degli accessi al Pronto soccorso in Emilia-Romagna - ha detto Donini - riguarda codici di bassa criticità che avrebbero potuto essere gestiti da altre strutture. Entro giugno condivideremo una riforma affinché queste prestazioni siano erogate sul territorio da medici di base e guardia medica. Entro marzo 2024 attiveremo anche un numero telefonico unico per la non emergenza".

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