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Prima campanella

Ritorno in classe. Affinati: “La scuola rappresenti il luogo etico di riferimento essenziale”

Lo scrittore e insegnante: "La scuola abbia il coraggio di essere minoritaria rispetto all’andazzo generale"

Primo giorno di scuola al "Marie Curie" di Savignano

Primo giorno di scuola, oggi, per gli studenti emilianoromagnoli, nelle scuole statali e paritarie, dai 3 anni in su per un rientro in normalità dopo due anni di pandemia.

“L’energia dei ragazzi è sempre straripante e coinvolgente: bisogna soltanto incanalarla per non disperderla o, peggio ancora, vanificarla. Sarebbe bello se ognuno di loro cercasse e magari scoprisse nel nuovo anno scolastico una passione da coltivare, un sogno da realizzare, un’avventura conoscitiva da vivere. In tutte le persone esiste una corda segreta da raggiungere e far suonare: se hai la fortuna di trovarla da piccolo non sentirai più la fatica e la noia del compito da svolgere perché ti piacerà fare ciò che hai scelto”. Così Eraldo Affinati, scrittore e insegnante romano, in un’intervista al Sir in occasione del ritorno in classe.

Agli insegnanti Affinati suggerisce di “verificare sempre le motivazioni profonde per cui hanno deciso di fare questo mestiere. Che non è, né sarà mai, uguale a qualsiasi altro: poter incidere in modo indelebile nella percezione di un giovane significa scoprire gli ingranaggi della civiltà”. E poi “bisogna anche accettare le sconfitte a cui andremo inevitabilmente incontro perché i ragazzi a volte ci esalteranno, altre volte ci inchioderanno al muro”.

Quanto alla scuola, essa “dovrebbe anche essere in grado di bruciare. Cosa? I rami secchi, le false rassicurazioni, i narcisismi fine a se stessi, certi nuovi idoli informatici, tutto quello che allontana i giovani dalla verifica delle fonti, dall’esperienza concreta della realtà, dall’approfondimento, dalla concentrazione, dal rigore e dalla fantasia. Una scuola - conclude - che abbia il coraggio di essere minoritaria rispetto all’andazzo generale e possa rappresentare il luogo etico di riferimento essenziale, come è già stata, seppure per causa di forza maggiore, durante la pandemia”.

Nella foto: il primo giorno di scuola, questa mattina, al "Marie Curie" di Savignano sul Rubicone.

Fonte: Sir
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