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Roberto Cangini è il nuovo segretario della Fai Cisl Romagna

Il sindacato dei lavoratori dell’agroalimentare raccoglie 5300 iscritti

Roberto Cangini è il nuovo segretario della Fai Cisl Romagna

Roberto Cangini è stato eletto nuovo segretario generale della Fai Cisl Romagna, il sindacato dei lavoratori dell’agroalimentare con 5300 iscritti e che compila 4000 pratiche di disoccupazione.

 

Le priorità per i lavoratori del settore agroalimentare sono la continuità lavorativa, la qualità del lavoro e la contrattazione aziendale o provinciale” esordisce Cangini, a capo del sindacato che rappresenta gli addetti del settore agricolo, della trasformazione dei prodotti e dell’allevamento, dopo l’elezione avvenuta nei giorni scorsi. Il parlamentino romagnolo ha chiamato nei giorni scorsi  il neo eletto segretario, insieme a Claudia Manuzzi e Marco Alifuoco, a sostituire Francesco Marinelli che, recentemente, ha assunto la responsabilità della Cisl Romagna.

 

Il settore agroalimentare è uno dei perni dell’economia della Romagna – afferma il neo segretario – con diverse aziende che sono leader addirittura internazionali, con una ricaduta occupazionale notevole per i nostri territori. Basti pensare che nella provincia di Forlì-Cesena gli operai agricoli sono 18.135, in quella di Ravenna sono 18.910 e nel riminese 2.621.”

 

La particolarità di questo tipo di occupazione è che per oltre il 90% è a termine, ma il sindacato ha contrattato la continuità lavorativa grazie al diritto di riassunzione previsto proprio dalla contrattazione provinciale che offre la sostanziale certezza dei lavoratori di ripetere la cosiddetta stagione l’anno successivo.” 

 

“La contrattazione integrativa e la disoccupazione agricola – precisa Cangini - sono due strumenti fondamentali di sostegno per i lavoratori di questo settore, che riescono così ad integrare una retribuzione precaria, nell’attesa del successivo contratto.” 

 

 

Altro tema in agenda i cosiddetti enti bilaterali che si occupano della previdenza complementare e dell’assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori, che oggigiorno sono una reale integrazione dello stipendio.

 

“Sul tema degli enti bilaterali siamo agli inizi, – aggiunge il leader – ma ci lavoreremo con intensità, per le positive ricadute concrete che potrebbe avere  per i lavoratori del settore.”

 

Altro tema è quello del caporalato per il quale, secondo Cangini “il vero snodo è la costituzione della cosiddetta “cabina di regia” presso l’INPS. Purtroppo in ritardo, perché è da oltre due anni che aspettiamo le linee guida di costituzione delle cabine di regia e questo limita fortemente la possibilità d’intervento. Nel frattempo ci siamo attivati con due proposte: l’istituzione di un numero verde nazionale per raccogliere le segnalazioni che chiunque può trasmettere; l’attivazione di un sistema economicamente premiante per le aziende virtuose, in modo da compensare il dumping sui costi che il caporalato provoca e valorizzare la qualità del lavoro.

 

 

Roberto Cangini, cinquantadue anni nato a Civitella di Romagna, è perito agrario e dopo esperienze professionali in un noto gruppo avicolo locale ha cominciato nel 2004 l’esperienza sindacale nella Fai Cisl Romagna.

 

All’elezione erano presenti Onofrio Rota, segretario generale nazionale, Daniele Saporetti, segretario generale regionale, Francesco Marinelli, nella duplice veste di segretario uscente e segretario generale CISL Romagna oltre ad un centinaio di delegati provenienti da tutta la Romagna.

 

 

 

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