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50° di sacerdozio di papa Francesco. Bassetti: "Pastore di una Chiesa che fascia e cura le ferite delle persone"

Oggi Bergoglio festeggia 50 anni di sacerdozio. Nell'occasione, il presidente della Cei ha inviato al Santo Padre un messaggio di auguri, a nome di tutta la Chiesa italiana.

foto Sir

Oggi papa Francesco festeggia 50 anni di sacerdozio, di cui 27 da vescovo e quasi sette da successore di Pietro. Nell'occasione, il presidente della Cei, il cardinal Gualtiero Bassetti, ha inviato al Santo Padre un messaggio di auguri, a nome di tutta la Chiesa italiana.

Di seguito, il testo.

Beatissimo Padre,

nello scorrere dei giorni, ci sono date che non scandiscono solo il passare del tempo, ma acquistano un sapore particolare e diventano preziosa opportunità di gratitudine a una persona amata. Così, in occasione del 50° anniversario della Sua ordinazione sacerdotale, la Chiesa che è in Italia partecipa con la sua preghiera di lode e di ringraziamento al Signore.

La Sua testimonianza, i Suoi insegnamenti, le parole e i gesti che ci dona, sono storia che si fa vita. La ringraziamo, Santità, perché non smette di ricordarci l’importanza di vivere «la missione come un servizio a Dio e al suo popolo», nonostante tutte le difficoltà del cammino. È un percorso impegnativo ed entusiasmante che c’impegniamo a seguire con semplicità, umiltà e vigore.

Grazie, Padre Santo, perché – in un mondo investito dal vento dell’indifferenza – ripropone la bellezza e la fatica di un «sì», che è adesione e affidamento totale. Quel «sì», maturato nel seno della comunità cristiana, s’incarna nella fede semplice e pura del Santo Popolo di Dio che motiva e sostiene il dare tutto per il Signore e il suo Regno.

Grazie, perché con il Suo sguardo attento e amorevole ridona alla Chiesa la gioia del Vangelo. Ci assicura che la chiamata è un dono prezioso da custodire e da far fruttare in una vita piena; è lo sguardo sulla realtà, fondato su un ascolto maturo, che consente di incrociare le sofferenze dell’umanità - fino a sentirle nostre - con la misericordia del Padre.

Grazie, perché con parresia ci mette in guardia da un rischio diffuso: l’incapacità di contemplare e ringraziare. Canta il salmista: «Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,13-14). La contemplazione è comprensione del ministero come dono, mai come funzione.

Grazie, per la Sua paternità spirituale: non si stanca, Lei per primo, di «prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare». È Pastore di una Chiesa che accorcia le distanze, è vicina alle vicende delle persone, s’incarna nella loro storia, s’inginocchia, fascia e cura le ferite. E sa anche farsi curare nelle sue imperfezioni umane.

Grazie, perché dopo cinquant’anni non ha perso la gioia di sentirsi chiamato ogni giorno e, con essa, ci sprona ad andare avanti con umiltà e coraggio; soprattutto, conservando una fiducia sconfinata nella misericordia di Dio e dedicandoci, a nostra volta, con generosità al ministero affidatoci.

Padre Santo,

nell’assicurarLe la preghiera di tutte le nostre Comunità, Le rinnoviamo l’impegno a vivere con gratitudine e speranza il Suo insegnamento e la Sua testimonianza di vita.

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50° di sacerdozio di papa Francesco. Bassetti: "Pastore di una Chiesa che fascia e cura le ferite delle persone"
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