Dalla Chiesa
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in attesa del natale

Al via oggi il nuovo anno liturgico. La testimonianza del Centro di aiuto alla vita

In questo periodo di Avvento pensiamo a Maria, la prima ragazza madre della storia cristiana

Foto Vatican news

Avvento, tempo dell’Attesa. Attesa è anche lo stato di grazia e di trepidazione delle mamme e dei volontari del Centro di aiuto alla vita (Cav). L’attesa di un evento, dell’esito di un test di gravidanza, di un’ecografia, di un sorriso, di un abbraccio, di un gesto di solidarietà e di accoglienza; l’attesa di un “SI’”, di una nascita, di un sogno: l’attesa di un amore.

Giuseppe e Maria si mettono in cammino, verso Betlemme, alla ricerca di una culla e di una casa dove far nascere il Redentore. Anche noi siamo in cammino alla ricerca di una casa per le nuove vite in arrivo o da poco sbocciate. Quante porte chiuse abbiamo incontrato… Quanti “no” abbiamo ascoltato, e quanti ne ascolteremo?

Nonostante le nostre limitate risorse umane ed economiche, continuiamo a cercare mezzi per accogliere le giovani madri e le coppie in attesa di un figlio. Con l’aiuto di Dio e l’impegno delle persone generose che ci hanno appoggiato in questo umile e paziente volontariato, riusciamo progressivamente a migliorare il nostro servizio.

Inizialmente non avevamo che un piccolo ufficio nell’appartamento di amici di don Adolfo Giorgini, poi ci siamo trasferiti in due stanze in affitto. In seguito, abbiamo affittato una casetta a due piani in corso Cavour. Qui incontravamo le assistite, raccoglievamo i materiali per i neonati, tenevamo le nostre riunioni e l’amministrazione. Ma  il costo dell’affitto era difficile per noi da sostenere.

Nel 1990 il maestro Edgardo Piraccini lasciò in eredità al Cav un appartamento, dove ospitavamo due madri coi loro figli. Poi però, con la vendita di questo appartamento e con qualche altra donazione, abbiamo acquistato una casa a Martorano, che poteva accogliere tre ragazze coi bambini. Nel 2005, in collaborazione con la Caritas di San Martino in Fiume, abbiamo aperto presso la casa parrocchiale un appartamentino per una giovane coppia in attesa.

Ma lavorare in tre sedi diverse e distanti tra loro era dispersivo, così abbiamo cercato una soluzione: venduta la casa di Martorano e lasciata la casetta di corso Cavour, quest’anno abbiamo acquistato una casa più grande in via Vigne 14, vicino alla stazione, trasferendovi tutte le nostre attività: l’accoglienza, i servizi per le utenti e l’amministrazione. Per acquistarla abbiamo contratto un prestito bancario, che restituiremo con rate simili all’affitto che pagavamo fin qui.

Per questo siamo sempre alla ricerca di sostegni economici, ma anche di aiuto per i lavori di miglioria da fare alla casa. Tutti i nostri servizi sono svolti da volontari, poiché non potremmo certo pagare dipendenti. Proseguiamo a piccoli passi e con prudenza, attenti alla voce dello Spirito Santo, perché il nostro cammino non abbia a sviarsi.

In questo periodo di Avvento pensiamo a Maria, la prima ragazza madre della storia cristiana: lei ha detto il suo grande “Sì’”, accogliendo il Redentore. Spesso, invece, le nostre madri faticano a dire “sì”, e hanno bisogno di un sostegno tenero e affettuoso. Come Maria s’incamminò per aiutare Elisabetta, che attendeva il figlio Giovanni, anche siamo in cammino per aiutare le madri in difficoltà ad accogliere e curare i loro figli.

Chi volesse darci una mano sarà accolto con gioia e gratitudine. Il nostro numero telefonico è 349 0981604, l’indirizzo e-mail è aiutoallavitacesena@libero.it.

Grazie, e buon tempo di Avvento.

 

*Centro di aiuto alla vita di Cesena

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