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Assisi, la città del Poverello fulcro di una nuova economia

Due gli eventi mirati di formazione: “Percorsi Assisi” che si svolgerà dal 31 agosto all’8 di settembre e “The Economy of Francesco”, momento di approfondimento e riflessione indetto da papa Francesco, che si terrà a fine marzo nelle giornate che vanno dal 26 al 28.

Foto archivio Marco Calvarese/Agensir.it

La città di san Francesco si appresta a ricoprire un ruolo fondamentale in economia e per raggiungere l’obiettivo si è deciso di coinvolgere i giovani economisti, imprenditori e change-makers, veri protagonisti del presente. A questo proposito, sono previsti due eventi mirati di formazione: “Percorsi Assisi” che si svolgerà dal 31 agosto all’8 di settembre e “The Economy of Francesco”, momento di approfondimento e riflessione indetto da papa Francesco, che si terrà a fine marzo nelle giornate che vanno dal 26 al 28.

Come ha tenuto a precisare padre Enzo Fortunato, direttore della rivista “San Francesco”, attraverso il convegno auspicato dal pontefice “Assisi si candida ad essere la nuova Davos francescana”. Un obiettivo ambizioso che punta a fare della città del Poverello un faro per le coscienze di quanti operano nel settore economico, in contrapposizione al piccolo comune svizzero dove annualmente si tiene il “Forum economico mondiale”. Rispetto ai soliti capi di Stato e ai famosi ceo delle più importanti aziende mondiali, questa volta sono chiamati a raccolta i giovani emergenti, impegnati a ricoprire diversi ruoli nell’economia di oggi e del futuro.

Lo stretto legame, che accomuna il papa ai giovani, emerge spesso dai suoi discorsi e dal suo modo di interagire con essi. Ne sono un valido esempio le parole pronunciate da Francesco in occasione della Gmg di Rio de Janeiro (27 luglio 2013): “Seguo le notizie del mondo e vedo che tanti giovani in tante parti del mondo sono usciti per le strade per esprimere il desiderio di una civiltà più giusta e fraterna. I giovani nelle strade. Sono giovani che vogliono essere protagonisti del cambiamento. Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Voi… attraverso di voi entra il futuro nel mondo. […] Vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore”.

Partendo da queste parole, l’1 maggio 2019, ricorrenza della Festa dei lavoratori, il Santo Padre ha reso nota la lettera ufficiale, indirizzata ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo, per mezzo della quale li chiama a costruire un nuovo paradigma economico, improntato al rispetto della dignità umana, al riscatto dei poveri, a porre un freno all’egemonia del denaro e a instaurare, finalmente, l’economia civile di mercato.

Riguardo alla scelta della location, Assisi vanta un ruolo centrale nella storia dell’economia. Per quanto riguarda la filosofia economica medievale, a fare da protagoniste furono le idee innovative sorte in ambito francescano. Oltre al santo fondatore dell’Ordine dei Minori, si pensi alle figure del calibro di Pietro di Giovanni Olivi, Bernardino da Siena e Luca Pacioli.

Rilevante nel pensiero francescano è il concetto per cui nell’economia di mercato, “ciascuno, compiendo onestamente ed efficientemente il proprio lavoro, contribuisce al bene della collettività e quindi alla prosperità della società civile. Perciò il mercato viene concepito come una realtà essenzialmente relazionale, dove la fiducia reciproca è garante dei rapporti umani e di conseguenza anche di quelli economici” (L’economia oltre il profitto).

Non va tralasciata, poi, un’altra grande invenzione nata in seno al medesimo ordine religioso: i Monti di Pietà. Il primo sorse per volere di fra Barnaba Manassei a Perugia nel 1462. Consistevano in realtà finanziarie, vere e proprie antesignane del microcredito, che erogavano esigue somme di denaro a piccoli artigiani e persone bisognose, applicando tassi di interesse contenuti col fine di porre un freno alla pratica diffusa dell’usura.

Con tutti questi precedenti, non esiste luogo migliore di Assisi per accogliere il forum economico di Francesco.

A conclusione del discorso, un buon auspicio: dato che quella del magistero economico dei pontefici è una storia lunga, iniziata nel 1891, e visto che papa Francesco finisce molto spesso per trattare i temi economici, chissà che all’evento “The Economy of Francesco” non segua una Lettera enciclica che focalizzi l’attenzione su economia e finanza. Nel pontificato di Bergoglio manca ancora un documento del genere seppure vi sia ritornato sopra più volte nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, nella Lettera enciclica Laudato si’ e in numerosi discorsi.

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