il santo di oggi
È il giorno di santa Margherita Alacoque
A otto anni perse la madre e il padre non sentendosi in grado di educare una ragazza la porta in un collegio gestito da suore Clarisse
“Ecco il cuore che ha tanto amato gli uomini..”
(Il Sacro Cuore di Gesù a Margherita M. Alacoque)
Solo una decina di giorni fa abbiamo celebrato il giorno della festa della santa polacca che ha rivelato al mondo la Divina Misericordia, Santa Faustina Kowalska. Oggi invece facciamo memoria della sua, per così dire, antesignana, Margherita Maria Alacoque, colei che il Signore ha scelto per una missione tutta particolare, far conoscere a tutti il Sacratissimo Cuore di Gesù.
Tutto iniziò a Verosvres nella diocesi di Autun, un piccolissimo paese della Borgogna, dipartimento Saone e Loira, non troppo lontano da Lione. Venuta al mondo il 22 luglio 1647 da Claude Alacoque un notaio conosciuto in zona e Philiberte Lamyn. Cinque figli, maschi e femmine, due fratelli di salute cagionevole morirono in giovane età, intorno ai vent’anni. Il libro che l‘ha fatta conoscere al mondo cristiano è la sua autobiografia. Narra di Lei che a soli cinque anni fece voto di castità. Narra di avere avuto una visione celeste all’età di tredici anni. Le apparve la Vergine Maria. A otto anni perse la madre e il padre non sentendosi in grado di educare una ragazza la porta in un collegio gestito da suore Clarisse, dove all’età di 22 anni ricevette la Santa Cresima. Con l’occasione, e per fare sicuramente cosa gradita alla Santa Vergine, fece aggiungere al suo nome quello di Maria. Furono giorni lieti per Margherita Maria quelli passati con le suore francescane perché alimentarono e solidificarono la sua scelta di quando era una bimba. Decise di entrare in monastero (contro la paterna volontà che preferiva per lei un matrimonio) in quello di clausura delle suore della Visitazione della Beata Vergine Maria, a Paray-le-Monial. Dopo alcuni anni di permanenza tranquilla, cominciarono a succedere cose insolite.
Sono giorni di Natale, il 27 dicembre del 1673, in pieno inverno, scrive nel suo diario: “Mi trovavo in coro, durante l’adorazione Eucaristica. Avverii in quel momento, di solitudine e contemplazione, la presenza di qualcuno. Aprii gli occhi e vidi prendere corpo davanti a me una celeste visione. Il coro si riempì di luce e il Signore si avvicinò a me e mi parlò”. “Dammi il tuo cuore Margherita”. E chinandosi sulla suora gli infilò la mano nel petto, asportandogli l’organo cardiaco. Dopo averlo messo brevemente nel suo, lo ripone nel petto della santa, dicendole che da quel momento sarebbe stata sua discepola prediletta del suo Sacratissimo Cuore.
Nell’anno successivo ricevette un’altra visita del Signore. Era il venerdì nell’Ottava della festa del Corpus Domini. Gesù apparve al di sopra di un altare di fiamme, di un cuore di cristallo trasparente, in cui si poteva vedere la santa piaga, circondato dalla corona di spine che simboleggia i dolori che provengono al Signore dai peccati degli uomini e sormontato da una croce, perché fin dal primo momento dell’Incarnazione in esso fu piantata la croce del martirio. Le successive rivelazioni invece riguardano l’istituzione della festa e la diffusine del culto. Ebbe molto a soffrire per queste presunte apparizioni. Venne mal giudicata, dai superiori e osteggiata dalle consorelle, tanto che essa stessa arrivò per un momento a dubitare di tali visioni.
Il Signore le inviò un aiutante: padre Claude de la Colombière, un sacerdote gesuita, che convinto delle sue apparizioni divenne suo direttore spirituale, le chiese di iniziare a scrivere l’auto biografia. La difese contro tutti, anche dalla Chiesa locale, la quale giudicava le apparizioni come “fantasie mistiche”. Margherita Maria morì il 17 ottobre del 1790. All’apertura canonica della sua tomba, nel luglio del 1830, il corpo fu trovato incorrotto e tale è rimasto. È conservato sotto l’altare della cappella della Visitazione di Paray-le-Monial. Fu beatificata nel 1864 e canonizzata da papa Benedetto XV nel 1920. La sua ricorrenza cade il 16 ottobre.
“…ho scelto te , abisso d’indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio”. (il Sacro Cuore a santa Margherita M. Alacoque)
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