Dalla Chiesa
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Solidarietà nella preghiera

Il sostegno di Caritas italiana al popolo ucraino

Inviate 500 tonnellate di aiuti di prima necessità e 600 mila euro per Caritas Ucraina. A Leopoli l'incontro di monsignor Baturi (vicepresidente Cei) con la Chiesa locale

foto Caritas spes / agensir

Dall’inizio della guerra in Ucraina le Caritas diocesane hanno aiutato oltre 500mila persone.

Un lavoro di assistenza, conforto e ascolto che – spiega una nota – ha raggiunto anche le comunità delle città più colpite dai bombardamenti.

Sono state inviate circa 500 tonnellate di aiuti di prima necessità in tutto il Paese, assicurando ogni giorno 23mila pasti caldi e la distribuzione di più di 5mila kit per l’igiene.

Sono stati organizzati punti di raccolta e informazione nei 60 centri di accoglienza, nei quali è stato offerto riparo a più di 8mila persone oltre che assistenza sanitaria e sostegno psicologico mirato.

I fondi destinati oggi alla Caritas in Ucraina saranno destinati, in particolare, “in favore di chi sta subendo traumi e disagi psicologici in Polonia, in Romania e negli altri Paesi impegnati nell’accoglienza, inclusa l’area balcanica”.

Nel frattempo “prosegue l’accoglienza diffusa nelle diocesi. Caritas italiana non ferma la sua attività e mette a disposizione delle Caritas in Ucraina altri 600mila euro, in seguito alla missione a Leopoli guidata da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, insieme a don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, ed Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli.

Lì, ad accoglierli, monsignor Mieczysław Mokrzycki, arcivescovo latino di Leopoli: “Sono grato a monsignor Baturi, al direttore della Caritas nazionale e a tutta la Chiesa italiana, per la preghiera e per la solidarietà che ci viene offerta per tutto ciò di cui abbiamo bisogno, in particolare negli ospedali, per curare quotidianamente i feriti, e per l’accoglienza dei bambini orfani”, ha detto monsignor Mokrzycki. “Mi sono recato in questa terra martoriata – ha aggiunto monsignor Baturi – per incontrare un caro amico e assicurargli vicinanza”. “Abbiamo voluto far sentire ancora una volta la nostra vicinanza, nella preghiera e nella carità operosa che non si stanca di alimentare la speranza, anche tra le macerie di una guerra”, ha detto don Marco Pagniello, incoraggiando don Vyacheslav Grynevych, direttore di Caritas Spes, e Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina, a proseguire nella loro azione accanto alla popolazione locale e assicurando il sostegno di Caritas italiana.

Fonte: Sir
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