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La Gmg a Panama city vista da El Chorrillo, dove vivono gli ultimi di questa grande città

“Ci sentiamo in sintonia con il Papa e con il Vangelo”. Lo dice Gabriel Rodriguez, brasiliano, a Panama con un gruppo di altri 25 giovani provenienti dalla capitale Brasilia che sono stati ospitati nel quartiere più povero della capitale

Percorsi: GMG Panama
Un'immagine del quartiere più malfamato di Panama city, El Chorrillo

“Ci sentiamo in sintonia con il Papa e con il Vangelo”. Lo dice Gabriel Rodriguez, brasiliano, a Panama con un gruppo di altri 25 giovani provenienti dalla capitale Brasilia. Sono in partenza per andare alla veglia con Francesco. In questi giorni sono stati ospitati nei locali della parrocchia di Nostra Signora di Fatima che si trova nel quartiere El Chorrillo, il più povero e anche il più malfamato della metropoli.

“Abbiamo dormito in terra, proprio come narra il brano tratto dall'evangelista Matteo (8,20): Il Figlio dell'uomo non sa dove posare il capo. Noi qui l'abbiamo sperimentato. Abbiamo lavorato due anni per pagarci questo viaggio alla Gmg che ci è costato alcune migliaia di dollari. Ma volevamo esserci e siamo felici per quanto qua abbiamo vissuto”.

I poliziotti all'ingresso del quartiere sconsigliano dall'avventurarsi oltre. “E' molto pericoloso. Meglio tornare indietro”. Insistiamo (mi accompagna Renato Scaini di Gambettola che viva qua con la famiglia da cinque anni e mi fa da autista e traduttore) per arrivare almeno ai locali della vicina parrocchia che, guarda caso, è dedicata al Nostra Signora di Fatima. Ancora non è ufficiale, ma la prossima Gmg si terrà con ogni probabilità a Lisbona e avrà Fatima come meta privilegiata dei pellegrini.

Siamo vicini ai grattacieli e al centro della city. Poche strade più in là ci sono gli uffici delle maggiori banche al mondo e le firme più note, tra cui tanti marchi italiani, in specie di moda. Ma qui, nel Chorrillo, occorre stare attenti. Gli abitanti dei quartieri benestanti non si arrischiano a transitare in queste vie. Le case hanno il tetto in lamiera, i panni stesi inondano i balconi, le auto arrancano come possono, rattoppate alla meno peggio. I negozi somigliano a quelli dei barrio sudamericani, dall'igiene improbabile e le vetrine inesistenti. Frotte di ragazzini sciamano nelle vie dove corre acqua sporca. Pochi forse vanno a scuola, ma tutti sono dotati di smartphone, uno strumento indispensabile a ogni latitudine.

Marivella (foto sotto), due figlie e due nipoti, è seduta fuori casa. “Cosa dice della visita del Papa?”, le chiediamo a bruciapelo. Si accalora subito e diventa un fiume in piena: “Francesco qui a Panama è per me una gioia immensa. Un fatto bellissimo. Sono andato a vederlo giovedì sulla Cinta costera. E' stata un'emozione fortissima, irripetibile. Un fatto straordinario”. Poi mostra con orgoglio la sua famiglia e posa volentieri per uno scatto che la immortala nelle immagini di questa Gmg 2019.

Le figlie con i bimbi si allontanano piano piano: non dicono nulla, non vogliono parlare con chi viene dall'Europa. Non lo dicono, ma lo fanno intendere molto bene. Dopo la foto, si alza anche Marivella. Si incammina dietro ai suoi. Ci passa accanto e dice di fare attenzione. “State attenti”, ripete sottovoce. Il tempo per parlare è scaduto, ma nel cuore le rimarranno le immagini del Papa a casa sua, a due passi da El Chorrillo, il quartiere in cui abita e spera. Adesso anche un po' di più.

marivella.el charrillo.26.1.2019
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