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La via Crucis in San Pietro al tempo del Coronavirus, col Papa, davanti a una piazza vuota

Le meditazioni della prima Via Crucis del pontificato che non si svolge al Colosseo sono state proposte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova.

Ieri sera papa Francesco alla via Crucis. Foto Vatican Media

Ieri sera la “Via Crucis” guidata da Papa Francesco, sul sagrato della basilica di San Pietro, in una piazza deserta, come era avvenuto due settimane fa con il momento di preghiera per invocare la fine della pandemia di Covid-19. Ancora una volta, Francesco è solo, ma porta con sé tutta la sofferenza del mondo – collegato in mondovisione grazie alla diretta streaming – e in particolare quella delle vittime della pandemia, che non fa differenze di colore, razza, religione o provenienza.

Le meditazioni della prima Via Crucis del pontificato che non si svolge al Colosseo sono state proposte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Tra loro cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario.

I testi, raccolti dal cappellano don Marco Pozza e dalla volontaria Tatiana Mario, sono stati scritti in prima persona, “ma si è scelto di non mettere il nome”, spiegano da Padova: “chi ha partecipato a questa meditazione ha voluto prestare la sua voce a tutti coloro che, nel mondo, condividono la stessa condizione. Stasera, nel silenzio delle prigioni, la voce di uno desidera diventare la voce di tutti”.

Il cammino della Croce è stato condotto da due gruppi, di cinque persone ciascuno: quello della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova e quello della Direzione Sanità e Igiene del Vaticano. Il percorso è iniziato nei pressi dell’obelisco, è girato attorno allo stesso per 8 stazioni, poi è proceduto verso il ventaglio per 4 stazioni. Sotto il ventaglio era collocato il Crocifisso di San Marcello, rivolto verso il Santo Padre. Qui era collocata la dodicesima stazione. La tredicesima stazione a metà del ventaglio, mentre l’ultima sopra la piattaforma. Tutto l’itinerario era stato segnato da fiaccole a terra.

Fonte: Sir
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