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Morto il cardinale Pell. I vescovi australiani: “Uomo di profonda e incrollabile fede"

Aveva 81 anni. Era prefetto emerito della Segreteria per l’Economia. "Condannato ingiustamente"

Foto: archivio Siciliani-Gennari/SIR

“L’impatto del cardinale Pell sulla vita della Chiesa in Australia e nel mondo continuerà a farsi sentire per molti anni”. Così monsignor Timothy Costelloe, presidente della Conferenza episcopale australiana, ricorda, in una nota diffusa questa mattina, la figura del cardinale George Pell, morto ieri sera a Roma, all’età di 81 anni.

Prefetto emerito della Segreteria per l’Economia, è stato arcivescovo di Melbourne e di Sydney. “È stato con grande tristezza - scrive il presidente dei vescovi australiani - che ho appreso martedì sera (ora di Roma) della morte improvvisa del cardinale George Pell a Roma. Il cardinale Pell ha prestato una leadership forte e chiara all’interno della Chiesa cattolica in Australia, come arcivescovo di Melbourne e arcivescovo di Sydney e come membro della Conferenza episcopale per più di 25 anni. I suoi numerosi punti di forza sono stati ampiamente riconosciuti, sia in Australia che nel mondo, come testimoniano le sue nomine vaticane come prefetto della Segreteria per l’Economia e come membro del Consiglio di cardinali, un gruppo consultivo di papa Francesco”.

“Mentre lo ricordiamo e riflettiamo sulla sua eredità - scrive ancora monsignor Costelloe - invito tutti i cattolici e le altre persone di buona volontà a unirsi nella preghiera per il cardinale Pell, un uomo di profonda e incrollabile fede, e per il riposo della sua anima”.

Il 7 aprile 2020 la Corte suprema dell'Australia pronunciò una sentenza unanime che prosciolse il cardinale Pell dalle accuse di abuso su minori, mosse in precedenza, revocandone la condanna.

L’arcivescovo di Sidney Anthony Fisher ricorda, in una nota, che “il motto episcopale del cardinale Pell era "Non aver paura" e, nei giorni buoni e cattivi, ha tenuto fede a queste parole come un uomo coraggioso e con un cuore grande, che ha confidato sempre nella divina provvidenza”. Monsignor Fisher racconta di essere stato a Roma la scorsa settimana per i funerali di Papa Benedetto XVI. “Il cardinale e io non sapevamo che sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo visti in questa vita, ma era di buon umore e con l’animo sempre spiritoso. Sono grato di aver potuto condividere questo momento insieme”.

L’arcivescovo Fisher ricorda il lavoro del cardinale Pell per la Giornata mondiale della gioventù del 2008 a Sydney, i suoi libri e la regolare attività di editorialista di giornali, “docente e studioso a pieno titolo”. Ha servito la Chiesa e il suo lavoro “è stato estremamente importante”. Ma poi l’arcivescovo aggiunge: “I suoi ultimi anni sono stati segnati dall’ingiusta condanna e dalla carcerazione, ma egli l’ha sopportata con grazia e buona volontà e ha dato a tutti noi un esempio di come accettare la sofferenza con dignità e pace. Le sue parole di riconciliazione con i suoi detrattori e la preoccupazione per i sopravvissuti aumentarono in autenticità mentre sosteneva fermamente e con successo la sua innocenza. Sarà ricordato come un leader coraggioso che ha ispirato tanti sacerdoti e fedeli laici in tutto il mondo ad annunciare Cristo crocifisso, risorto e con noi ancora”.

Fonte: Sir
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