Udienza
Papa Francesco: “Non si può stare alla finestra a vedere la vita che passa"
Il Pontefice ha ricevuto i responsabili del "Sovvenire" e ha stigmatizzato l'indifferenza
“L’indifferenza è la malattia più brutta che possiamo avere: diventare indifferenti, asettici ai problemi degli altri, come i due ecclesiastici passati davanti al povero uomo ferito dai ladri. Guardare e non voler vedere”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, ricevendo oggi in udienza i responsabili del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Conferenza episcopale italiana, accompagnati dal presidente Cei, il cardinale Matteo Zuppi.
“Non si può ‘balconear’, stare alla finestra a vedere la vita che passa - il monito del Pontefice -. Bisogna prendere l’iniziativa, bisogna rischiare, camminare, incontrare. Solo così possiamo far crescere comunità con il volto di madre e uno stile di fraternità effettiva, dove tutti hanno un cuore solo e un’anima sola e fra loro tutto è comune”.
L'invito a "non balconare" era stato lanciato, con un neologismo, dallo stesso Bergoglio a Cesena in piazza del Popolo l'1 ottobre 2017.
“Il Sovvenire - ha sottolineato oggi Francesco - è un modo concreto di esprimere la partecipazione, di rendere presente quel vincolo di amore che ci lega gli uni agli altri”, per poi aggiungere che “nella relazione con Gesù, non esistono cristiani di “serie A” e di “serie B”, tutti siamo figli dell’unico Padre, fratelli e sorelle.”
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