viaggio apostolico
Papa Francesco in Ungheria/9. Al Regina Caeli prega per un futuro di speranza e non di guerra, pieno di culle e non di tombe
E poi aggiunge: "E per un mondo di fratelli, non di muri" e prega per la pace e ricorda "il martoriato popolo ucraino" e quello russo

Al termine della Messa cui hanno preso parte 50 mila fedeli in piazza Kossuth Lajos (cfr pezzo a fianco) papa Francesco ha recitato il Regina Caeli, preceduto da alcune parole di cui riportiamo un sunto.
Francesco ha ringraziato "l'amato popolo ungherese per l'accoglienza e l'affetto" dimostrato in questi tre giorni del viaggio apostolico. Ha ricordato questo Paese come terra di confine e ha auspicato che i "confini non rappresentino frontiere che separano, ma zone di contatto e che i credenti in Cristo mettano al primo posto la carità che unisce e non le differenze storiche, culturali e religiose che dividono".
Poi, nel rivolgere una preghiera speciale a Maria, invocata come regina e patrona, ha aggiunto: "Ci rivolgiamo ora alla Madonna. A lei, Magna Domina Hungarorum, che invocate come Regina e Patrona, affido tutti gli ungheresi. E da questa grande città e da questo nobile Paese vorrei riporre nel suo cuore la fede e il futuro dell’intero Continente europeo, a cui ho pensato in questi giorni, e in modo particolare la causa della pace. Santa Vergine, guarda ai popoli che più soffrono. Guarda soprattutto al vicino martoriato popolo ucraino e al popolo russo, a te consacrati. Tu sei la Regina della pace, infondi nei cuori degli uomini e dei responsabili delle Nazioni il desiderio di costruire la pace, di dare alle giovani generazioni un futuro di speranza, non di guerra; un avvenire pieno di culle, non di tombe; un mondo di fratelli, non di muri.
Infine Bergoglio cita la Chiesa in Europa "perché ritrovi la forza della preghiera, perché riscopra in te l’umiltà e l’obbedienza, l’ardore della testimonianza e la bellezza dell’annuncio. A te affidiamo questa Chiesa e questo Paese. Tu, che hai esultato per il tuo Figlio risorto, riempi i nostri cuori della sua gioia. Cari fratelli e sorelle, questo vi auguro, di diffondere la gioia di Cristo".
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