Dalla Chiesa
Papa Francesco: partito per il Congo, prima incontra un gruppo di migranti. A Fiumicino prega davanti al Monumento ai Caduti di Kindu
Ha avuto inizio questa mattina, martedì 31 gennaio, il 40° viaggio apostolico internazionale di papa Francesco, che da oggi al 5 febbraio si reca nella Repubblica Democratica del Congo e in pellegrinaggio ecumenico di pace in Sud Sudan. Prima di lasciare casa Santa Marta – informa la sala stampa vaticana – il papa ha incontrato una decina di migranti e rifugiati dalla Repubblica Democratica del Congo e dal Sud Sudan, accolti e sostenuti, con le loro famiglie, dal Centro Astalli.
Con loro era presente il cardinal Konrad Krajewski.
Prima di partire, il papa – come di consueto – ha inviato al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, un telegramma in cui si legge: “Nel momento in cui mi accingo a compiere un viaggio apostolico nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan, mosso dal vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e gli abitanti di quelle care nazioni recando un messaggio di pace e riconciliazione, mi è gradito rivolgere a lei signore presidente, l’espressione del mio deferente saluto, che accompagno con fervide preghiere per il bene e la prosperità dell’intero popolo italiano”.
Nell’arrivare all’aeroporto di Fiumicino, l’auto del santo padre ha sostato brevemente nei pressi del Monumento ai Caduti di Kindu, i 13 aviatori italiani uccisi in Congo l’11 novembre 1961. Alle vittime di quel sanguinoso eccidio e a tutti coloro che hanno perso la vita partecipando a missioni umanitarie e di pace, papa Francesco ha dedicato una preghiera. Quindi, giunto all’aeroporto di Fiumicino, alle 8.29 – a bordo di un A359/ITA Airways – è partito alla volta di Kinshasa. L’atterraggio all’aeroporto I di Kinshasa è previsto per le 15.
M.N.