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Chiesa in ascolto

Santa Sede: “Al sinodo un clima di serena condivisione”. Cominciati i lavori dei Circoli minori

Papa Francesco: “I giornalisti facciano capire alla gente che qui la priorità è l’ascolto”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Non è importante quello che dice questo o quel partecipante, ma cosa la Chiesa decide nel suo spirito di comunione. Non solo il Sinodo non è un decisore, ma siamo alla metà di un Sinodo”. A precisarlo, durante il primo briefing del Sinodo in corso in aula Paolo VI sulla sinodalità è stato il prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini.

“È possibile che le relazioni finali restituiscano convergenze e divergenze, rappresentino ancora un percorso che stiamo facendo”, ha detto il prefetto rispondendo alle domande dei giornalisti sul possibile esito dell’assise ecclesial. “Non si può chiedere a questa assemblea di prefigurare la fine della prossima assemblea”, il riferimento è alle due fasi del percorso sinodale, che si concluderà nel 2024. Quello in atto, dunque, “è un processo complesso”, ha spiegato Ruffini riferendo del lavoro di oggi, in cui - dopo la prima Congregazione generale di ieri con l’intervento del Papa - si sono riuniti per la prima volta i 35 Circoli minori, nei rispettivi “tavoli”, per riflettere sulla sezione A dell’Instrumentum laboris: “Chiunque può prendere la parola in Congregazione generale e mandare il proprio testo alla Segreteria del Sinodo, in una dinamica di comunione”, ha reso noto il prefetto.

“È una bellissima esperienza di condivisione spirituale”, ha testimoniato Ruffini, che è alla sua prima esperienza sinodale come partecipante: “C’è un clima di serena condivisione. In ogni gruppo si è condiviso il cammino della propria chiesa sul Sinodo: come è partito, come si è evoluto, le difficoltà incontrate, il rapporto tra la Chiesa locale e la Chiesa universale”.

“In questo Sinodo c’è la verità dell’ascolto, c’è questa priorità”. Lo ha ricordato ieri il Papa, nel saluto a braccio all’apertura della prima Congregazione generale in aula Paolo VI. “Dobbiamo dare un messaggio agli operatori della stampa, ai giornalisti che fanno un lavoro molto bello, molto buono”, l’esortazione ai membri del Sinodo: “Dare una comunicazione che sia il riflesso di questa vita nello Spirito Santo”. Questa la raccomandazione di Francesco: “Più che la priorità del parlare c’è la priorità dell’ascolto. E ai giornalisti chiedo di fare capire questo alla gente”: “Che le persone di buona volontà capiscano che anche nella Chiesa c’è la priorità dell’ascolto”. “Grazie di aiutare tutti noi in questa pausa della Chiesa”, il ringraziamento del Papa: “La Chiesa si è fermata, come si sono fermati gli apostoli dopo il Venerdì Santo, ma quelli per paura. Questa è una pausa della Chiesa in ascolto”.

Fonte: Sir
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