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Auguri di Natale fra vescovo e curia: "La preghiera per la pace deve essere sempre viva"

Da monsignor Regattieri l'appello a "non perdere l'attenzione per la missione in Venezuela"

Da sinistra: monsignor Diaco, il vescovo Regattieri e monsignor Amaducci (foto: Sandra e Urbano, Cesena)

Tradizionale cerimonia dello scambio degli auguri natalizi questa mattina in vescovado fra il vescovo Douglas Regattieri e la curia diocesana. Al centro dell'incontro, il tema della pace.

Don Vasyl, parroco delle comunità cattoliche ucraine di rito bizantino di Cesena, Forlì, Faenza e Imola, era presente e ha ringraziato vescovo e diocesi per il sostegno alla popolazione ucraina, "ingiustamente attaccata".

"Celebriamo il Natale con l'amarezza nel cuore per il conflitto in Ucraina e in altre parti del mondo", ha detto il vicario generale monsignor Pier Giulio Diaco. "Il Natale sia per tutti la festa della pace", l'augurio.

"La preghiera per la pace deve essere sempre viva", ha detto monsignor Regattieri, ricordando che, prima di arrivare al mondo, la pace deve regnare "dentro le nostre case, nelle famiglie, e nelle comunità". Sulla cerimonia degli auguri, il vescovo ha rimarcato che "non si tratta di un'occasione formale, in quanto volere il bene dell'altro è un gesto di attenzione".

Dopo aver ringraziato gli uffici diocesani per il lavoro svolto, il presule li ha invitati a "non allentare mai la relazione con il territorio". "Anche se dietro a una scrivania - ha puntualizzato - siete a servizio delle parrocchie. La Chiesa è nel mondo e per il mondo".

Monsignor Ragattieri ha poi annunciato un "piano pastorale triennale in vista del Giubileo del 2025" e la prosecuzione del cammino sinodale con le Chiese che stanno in Italia e nel mondo. Allargando lo sguardo sul mondo, oltre all'Ucraina, agli altri conflitti ancora aperti, e all'Iran "perché siano rispettati i diritti di tutti", dal presule è giunto un accorato appello a "non perdere l'attenzione missionaria per il Venezuela", Paese sparito dai riflettori dell'opinione pubblica mondiale. "Nella missione diocesana a Carupano - ha ricordato il vescovo - operano due sacerdoti ormai anziani. C'è bisogno di un rinnovato slancio missionario. Sarebbe bello che nuovi sacerdoti e laici andassero ad aiutare quella realtà".

Tornando sul locale, monsignor Regattieri ha sottolineato il "legame speciale" che lega la diocesi alla basilica del Monte. "Nei giorni scorsi - ha ricordato - la comunità benedettina formata da undici monaci ha eletto il nuovo abate nella persona del priore dom Mauro Maccarinelli. Era da diversi anni che il monastero era senza abate. Il 10 febbraio prossimo ci sarà una celebrazione solenne con la benedizione del nuovo abate".

Saluto di don Vasyl, parroco delle comunità cattoliche ucraine (foto: Sandra e Urbano, Cesena)

Saluto di don Vasyl, parroco delle comunità cattoliche ucraine (foto: Sandra e Urbano, Cesena)

Rappresentanti della curia con il vescovo (foto: Sandra e Urbano, Cesena)

Rappresentanti della curia con il vescovo (foto: Sandra e Urbano, Cesena)

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