Domani si celebra la Giornata nazionale del Ringraziamento

La 68esima Giornata Nazionale del Ringraziamento assume quest’anno un significato particolare per la nostra diocesi che sta affrontando il tema pastorale dell’educazione alla vita buona del Vangelo nel lavoro e nella festa. La varietà della vita è «un dono prezioso, un valore intrinseco» da tutelare perché riflette «quel mistero divino che non potrebbe essere espresso da un singolo vivente». Oggi si rischia di dimenticare che «nella bontà di quella vita plurale che Dio stesso benedice c’è il codice, l’impronta della generatività del Suo amore». Promuovere la cura del creato nella sua diversità vuol dire promuovere «la relazione tra terra, territorio e comunità, tra biologia e cultura». L’agricoltura va percepita come un bene collettivo, un mezzo di coesione sociale, dove l’accoglienza, l’ospitalità e la solidarietà sono punti di forza. Valori positivi riconosciuti al modello agricolo italiano sono l’associazionismo, la compartecipazione e la condivisione perché «costituiscono gli agganci necessari per rendere salda e robusta la persona, la famiglia, la comunità». Va pertanto proposta un’economia che sappia «difendere il lavoro riconoscendo ad ogni individuo il proprio valore nel contributo personale che rende alla cura e allo sviluppo del Creato non solo per ciò che produce ma per i servizi che mette a disposizione della collettività».

In diocesi la giornata del ringraziamento verrà celebrata nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Villachiaviche sabato 10 novembre a partire dalle 16,30. Sarà l’occasione per conoscere e riscoprire la Lettera pastorale che nel 1907 monsignor Giovanni Cazzani, allora vescovo di Cesena, scrisse rivolgendosi ai lavoratori della terra, ai proprietari, al clero. Erano anni di forte agitazione agricola per ottenere una riforma dei vecchi patti di lavoro e il vescovo si sentì in dovere di illuminare il suo popolo «per superare l’odio vicendevole e il reciproco disprezzo». Le sue parole risuonano molto attuali ed equilibrate, perché piene di quel realismo e di quella saggezza che proviene dal Vangelo e dal magistero. Non era intenzione del vescovo discutere i punti del dissidio, ma invitare a cercare «la prosperità e la pace comune, per l’armonia di tutti nella giustizia e nella carità». La giornata proseguirà con la celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Douglas alle 18. A seguire, un momento conviviale.