Il vescovo allo scambio di auguri con il personale della curia parla del nuovo dormitorio: "Va bene che mi disturbino, così non mi dimentico dei poveri"

"Il campanello del vescovo viene suonato spesso, ora anche di sera". A dirlo è stato il vescovo Douglas in occasione del tradizionale incontro di auguri avvenuto questa mattina negli uffici della Diocesi con tutti i dipendenti della Curia e del Corriere Cesenate. "Non mi dispiace per nulla. Anzi, è bene che accada, così il vescovo non si dimentica dei poveri", ha aggiunto monsignor Regattieri in riferimento all'apertura del dormitorio diocesano avvenuta il 18 dicembre scorso.

Sono già diversi i ragazzi, per lo più africani, che hanno bussato alla porta perché non hanno un posto dove dormire per ripararsi dal freddo di questi giorni. La Diocesi ha anche deciso di devolvere, come avviene da qualche anno, quanto destinato ai regali natalizi per i dipendenti a sostegno delle spese necessarie al mantenimento del dormitorio, come ha riferito l'economo dicoesano, don Marco Muratori. "È stato un gesto di carità della nostra Chiesa gestito dalla Caritas e dalla papa Giovanni XXIII insieme. Vuole essere - ha poi aggiunto il presule - un segno per la città. Spesso si dice che la Chiesa possiede tanti beni, tante case. È vero, potremmo fare di più, ma questi sono segnali che dimostrano questa nostra attenzione". A volte, ha poi riflettuto Regattieri, c’è chi se ne approfitta, ma – ha detto – “su cento, se dieci se ne approfittano e novanta ne usufruiscono, questo ci basta”. Particolare attenzione inoltre il vescovo l’ha data al lavoro esortando i dipendenti diocesani alla collaborazione come avviene in una squadra, e alla carità. “Il Natale ci parla della carità che è tutto nella vita della Chiesa. Rilancio l'augurio a voi aggiungendo alle caratteristiche di mitezza e benevolenza anche la carità”, ha concluso augurando a tutti un buon Natale.