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Corriere Cesenate - Il Piccolo - Risveglio Duemila

Oltre il fango la comunità, incontro a Faenza

Per riflettere tra reale e virtuale, a due mesi dall'alluvione

La locandina

Se qualcuno vi dicesse che l’esondazione dalla diga di Ridracoli nel corso dell’alluvione di maggio ha portato acqua sull’intera Romagna attraverso il Ronco, passato per Forlì, Cesena e Ravenna, sappiate che a rilanciarlo voi pure, come minimo, rischiate una denuncia. L’accusa? Molto semplice: procurato allarme, diffamazione e calunnia. È quanto capitato al conduttore televisivo Red Ronnie che ha rilanciato la notizia così come l’aveva ascoltata. Anche con una certa enfasi, ma soprattutto senza verifiche. E la denuncia gli è stata promessa da Romagna Acque che controlla e gestisce la diga. E che dovrebbe fare questa società in caso di invaso pieno? Se non lasciare che l’eccedenza fuoriesca. Quando l’invaso è pieno è pieno.

E nei primi mesi dell’anno l’invaso è solito raggiungere il pieno. Quest’anno è successo a maggio.

Tralasciamo la geografia con il Ronco che Red fa passare anche da Cesena scalzando il povero Savio che da secoli passa proprio di là. E poveri noi visto che ora la geografia a scuola non la si studia nemmeno più…

La questione vera è però legata allo scontro epocale che in questo tempo sta andando in scena tra realtà virtuale e realtà reale con quest’ultima messa in discussione dal sentito dire, dal potrebbe essere così, ecc.. Con la temperatura percepita che da anni tenta di fare le scarpe alla temperatura misurata, ai gradi reali.

E lo scontro ha coinvolto anche l’alluvione. Da una parte ci stanno gli alvei dei fiumi che realmente vanno ripuliti, ma la cui ripulitura non ha la ragione di spiegare l’intero fenomeno che ci ha coinvolti a maggio in Romagna. Perché in collina tutte quelle frane che si sono verificate hanno un’altra ragione. Non si spiegano con gli alvei boscosi dei fiumi, ma con la scarsità delle piogge degli anni precedenti seguita da una precipitazione abnorme e concentrata in soli 15 giorni che si è infiltrata facilmente nel terreno.

Pensate poi, che all’urlo di qualcuno che chiedeva di snaturare il Cer, Canale Emiliano romagnolo, per farne uno strumento volto a smaltire l’eccedenza di acqua e non a fornire acqua ai contadini nel corso dell’estate, abbiamo anche visto altri prendere la decisione di rimandare acqua dal Cer al Po. Mah!

Proprio per guardare in faccia alla realtà, giovedì 13 luglio il nostro settimanale promuove, a Faenza, in Seminario, l’incontro pubblico “Oltre il fango la comunità”. Occasione per ascoltare testimonianze, riflessioni e progetti.

Tra i relatori, monsignor Mario Toso (vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana), Castrese De Rosa (prefetto di Ravenna), suor Chiara Agati (dottoressa in Scienze ambientali), Samuele Marchi (vicedirettore Corriere Cesenate, responsabile redazione di Faenza). Interverranno anche esponenti della Caritas di Faenza, del Gruppo aiuto Cesena, dell’Agesci di Ravenna-Faenza.

L’incontro è in collaborazione con la diocesi di Faenza-Modigliana, la Fisc Emilia-Romagna, l’Ucsi regionale e l’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale Emilia-Romagna.

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