A un anno dalla morte di Gabriele Lelli. Rimane vivo il ricordo di un amico

Caro direttore, eccoci qua a rendere vivo il ricordo di un amico, un fratello che non c'è più tra noi: Gabriele Lelli. 

Ciao Gabriele, un anno fa te ne sei andato in punta di piedi. Sì, in punta di piedi, com'era il tuo stile. Esserci senza dare fastidio. Com'è il Paradiso? Perché ne sono convintissimo che tu sei lì, magari a insegnare a san Pietro come sciogliere "certi nodi"...E Camillo? il tuo inseparabile amico a quattro zampe? Chissà come si "spataccano" gli angioletti a corrergli dietro. Lì non c'è bisogno di guinzaglio come qui sulla Terra. Qui a certe persone bisognerebbe mettergli anche la museruola. Ci manchi veramente tanto. Uomini come te sono rari. Uomini che sanno di pane appena sfornato.

Tu eri la perfetta compagnia, un bel senso dell'umorismo, mai fuori le linee... ci manchi. Manca il tuo essere Capo scout. Manchi agli scout di oggi; i gruppi si stanno disgregando per mancanza di mano d'opera. Ci si tira indietro. Non c'è più la voglia di buttarsi nell'avventura o di mettersi in discussione. Ci si lascia fraintendere e convincere dalla politica di oggi o dai politici, quelli che credono di essere tali, ma non lo sono. È cambiata la mentalità. Ma tu queste cose le sai... da lassù si vedono bene. 

A proposito, quando vedi Maria santissima o san Francesco digli di mandarci un po' d'acqua. Non piove da tempo... e la guerra spreca le risorse e le riserve. Questa guerra ignorante e inservibile, perché tanto alla fine chi paga sono gli ultimi... Ancora a sprecare energie e soldi a costruire armi sempre più sofisticate atte solo a nuocere agli altri e poi a sé stesso. Ciao Gabriele.

Ti dico arrivederci, perché tanto prima o poi ci si rivede. Speriamo tutti lassù. Allora sarà bello sedersi attorno ad un fuoco di bivacco e ascoltare i tuoi racconti... staremo ancora come i lupetti a bocca aperta tutti insieme ad ululare "attorno alla rupe"...

Buona caccia Gabri.

Massimo Pieri - Cesena